Atti dei convegni (aprile 2013)

L'ONA contro l'amianto. Nell'aprile 2013, i comitati ONA, in tutte le regioni di Italia, hanno continuato a sensibilizzare i cittadini e lavoratori sul rischio amianto e altri cancerogeni. Sono stati organizzati convegni e manifestazioni. Le sedi territoriali hanno fornito il servizio di assistenza tecnica, per la bonifica (prevenzione primaria); a quella medica, per la diagnosi precoce e la cura delle patologie asbesto correlate, che se tempestiva, permette di raggiungere più significativi risultati, fino alla difesa legale, per la tutela di tutti i diritti vittime amianto (rendite INAIL, benefici contributivi amianto, risarcimento danni), anche grazie alla collaborazione dell'Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto.


L'ONA e l'assistenza gratuita per le vittime amianto

Atti dei convegni (aprile 2013)

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News amianto

L'Associazione ONA ti informa sulle sue attività, convegni, iniziative e risultati ottenuti in favore dei cittadini e lavoratori esposti e vittime dell'amianto. 

Giornata mondiale delle vittime dell'amianto

Il 28 Aprile si celebra la giornata mondiale delle vittime di amianto. Si dice a gran voce "NO" alla minaccia della fibra killer, che è una delle principali cause di mortalità sul posto di lavoro.

Lavorare non è mai stato così difficile. Operai costretti a condizioni di assoluto stato di degrado e pericolosità. Le strategie industriali non hanno impedito la strage di operai a contatto con l’amianto e si pretende quindi la massima diligenza per la protezione dei luoghi di lavoro.

fiore bianco

A 25 anni dalla Legge 257/92 che in Italia ha stabilito il divieto di estrazione, lavorazione e commercializzazione dei materiali di amianto e contenenti amianto, ce ne sono ancora in circolazione 40 tonnellate in 50 mila siti. Di amianto si muore e si continuerà a morire.

Scende sempre in campo per questa battaglia l'ONA, capitanata dall'avv. Ezio Bonani, Presidente dell'Associazione, che da anni sostiene tutte le vittime di amianto e tutela i loro diritti.


I morti che camminano nella ex Isochimica

bonanni isochimica

L'Isochimica è stata uno dei più rilevanti stabilimenti dell'area industriale di Avellino.

Negli anni '80 godeva del suo massimo periodo di splendore. Ora è solo una struttura dismessa che mette i brividi. L'azienda si occupava della coibentazione di vagoni e carrozze ferroviarie delle Ferrovie dello Stato. L’amianto dismesso, veniva poi interrato in diversi punti dello stabilimento o impastato in cubi di cemento lasciati poi all'aperto.

 

A quel tempo nessuno era a conoscenza del pericolo e molti operai hanno subito una forte esposizione. Basti pensare che la lavorazione dell'amianto avveniva a mani nude e senza alcuna protezione.

Tutti i giovani operai che iniziarono la loro carriera più di trent'anni fa, portano ancora i segni di quell'esperienza attaccata ai polmoni.

targa isochimica

L'Isochimica ha scritto una triste pagina della cronaca amianto d'Italia, e tante ancora se ne dovranno scrivere. Dei 300 operai circa il 95% di loro hanno contratto patologie asbesto correlate. Alcuni di loro hanno contratto patologie molto più gravi come il mesotelioma. Un'ecatombe che ha fatto già 9 vittime.

 

Tra gli indagati ci sono il proprietario di Isochimica, gli amministratori dell’azienda, diversi funzionari comunali, ed anche Asl ed Arpac che hanno sottovalutato a lungo la gravità dei fatti.

 

Nel corso degli anni le tragiche esperienze degli esposti sono sfilate in tribunale grazie anche alla dura lotta dell'ONA, e dell'avv. Ezio Bonanni, Presidente dell'Associazione.

 

bonanni isochimica

L'intera aerea è ora inserita nella classifica dei 39 siti di interesse nazionale più inquinati d'Europa. Le segnalazioni nascono dagli esposti dei cittadini e dai movimenti ambientalisti che denunciano il nefasto scenario urbano e la cattiva qualità dell'aria.

 

A distanza di vent'anni, non è mai stata quantificata la reale presenza di amianto stoccato sul piazzale, e la bonifica non è quindi da considerarsi completata.

I dati relativi alle patologie terminali sono agghiaccianti.

 

E' per questo che il consigliere regionale Sergio Nappi, ha presentato un osservazione al Piano di Bonifica Regionale, affinché vengano ripetute le analisi dell'aria per valutare il tasso di contaminazione delle polveri killer nell'aria.

Allarme amianto nell'Aeronautica Militare

aeronautica

L'amianto è stato messo al bando nell'anno 1992 con la Legge 257, ma prima di allora il suo utilizzo è stato cospicuo per tutte le aziende, soprattutto quelle di edilizia. C’è stato un utilizzo massiccio di amianto anche nelle Forze Armate come l’Aeronautica Militare.

 

I militari non sono mai stati avvertiti della pericolosità della fibra killer e sono mai stati sottoposti ad un'adeguata sorveglianza sanitaria. In alcuni siti dell’aviazione militare ancora persistono coperture in cemento amianto, e molti di loro indossavano delle tute antincendio composte da materiale tossico.

 

Per attestare la veridicità di queste affermazioni,  il pm di Torino, Raffaele Guariniello, sta indagando sugli aeromobili che per almeno un decennio sono stati utilizzati da Esercito, Marina e Aviazione.

Metodi di smaltimento amianto

Come si può intervenire per lo smaltimento del materiale amianto? La soluzione più economica è quella dell'incapsulamento, con il quale si rende "innocuo" il manufatto contenente fibre di amianto senza rimuoverlo. Questo procedimento risulta inefficiente se la componente tossica si presenta logorata o danneggiata, ed è per questo che nella maggior parte dei casi si interviene con il completo smaltimento.

 

La bonifica può essere effettuata da una ditta specializzata e iscritta alla categoria 10A dell'albo dei gestori ambientali. In questo modo si procede per una rimozione definitiva dei manufatti amianto, ma è una variabile considerata altamente costosa e complessa.


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