Legge di Bilancio 2018: ignorati i diritti vittime del dovere

L’Osservatorio Nazionale Amianto da anni continua a mobilitarsi affinché le vittime del dovere vedano riconosciuti i proprio diritti. L’ONA, insieme al suo presidente l’Avv. Ezio Bonanni, ha istituito il Dipartimento Tutela Vittime del Dovere per Patologie Asbesto-Correlate, in seguito ad esposizione professionale ad amianto, con la costituzione di un'autonoma struttura associativa, istituita con un pull di medici e di legali, per l'assistenza in tutto il territorio nazionale.

Il Dipartimento Tutela vittime del dovere per patologie asbesto correlate ha già ottenuto significativi e positivi risultati, poiché molti degli assistiti hanno ottenuto il riconoscimento di vittima del dovere, ed hanno altresì richiesto tutela in tutte le altre competenti sedi.

 

Il rapporto ONA con il Governo

Proprio per questo l’ONA continuerà a battersi affinchè il Governo, guidato dal Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, prenda in considerazione nella legge di Bilancio 2018 anche i diritti e i risarcimenti già ampiamente riconosciuti alle vittime del Dovere.

Le vittime del dovere hanno diritto ad ottenere l’assegno ex art. 2 legge 407/98 con importo mensile di € 500,00, oltre perequazioni ex lege, piuttosto che l’importo di € 258,00, come già sostenuto da me nel ricorso poi definito con sentenza del Tribunale di Cagliari in funzione di Magistratura del Lavoro, n. 917/2016.

"Vittime del dovere...Vittime di uno Stato che non è stato in grado di tutelarle in vita, facendole esporre a polveri di amianto e non solo.

Lo Stato, spesso indulgente, è invece implacabile nei confronti delle vittime del dovere e delle famiglie dei deceduti per motivi di servizio: la nuova finanziaria non codifica l’equiparazione delle vittime del dovere alle vittime del terrorismo e questo imporrà di proseguire nelle cause già in corso, per ottenere la piena soddisfazione e tutela dei diritti e delle vittime e dei loro familiari.

Le vittime del dovere, per motivi di esposizione ad amianto, debbono essere parificate alle vittime del terrorismo, con conseguente adeguamento degli importi e ulteriori diritti, quali prepensionamento per gli orfani e le vedove, così come confermato dalla Corte a SS.UU.

Né è stato risolto, dal Legislatore, il problema della mancata liquidazione per coloro che al momento della morte del loro congiunto fossero economicamente dipendenti, una stortura inaccettabile, che ha portato la Magistratura, a tutti i livelli, a sanzionare il Ministero della Difesa e in ultima analisi lo Stato.

 

Per questi motivi le cause proseguiranno", dichiara l'Avv. Ezio Bonanni, presidente ONA.

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