Tumore alla laringe: assistenza medica e tutela legale

Il tumore alla laringe (o carcinoma alla gola o tumori laringei) è il tumore  della gola. L'amianto è una delle cause di questa neoplasia , anche se ci sono altre cause.  In particolare il fumo di sigaretta e lo stile di vita: consumo eccessivo di alcool, dieta povera di frutta e verdura, etc.

L'ONA assiste tutti coloro che hanno ricevuto la diagnosi di tumore alla laringe. Poiché è inserito nella lista I dell'INAIL Con riferimento alla asbesto, nel caso di esposizione lavorativa sussiste il diritto al riconoscimento di malattia professionale. Infatti, poi chi è nella lista uno, vi è la presunzione legale di origine. Quindi, sussiste il diritto all'indennizzo INAIL perché malattia asbesto correlata e il prepensionamento amianto e risarcimento danni.

L'Ona assicura il servizio di tutela legale gratuita. In più, vi è la tutela medica.

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Tumore alla laringe: assistenza medica e tutela legale

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Assistenza medica e legale cancro alla laringe gratuita

Il tumore laringe / tumore alle corde vocali / carcinoma corde vocali nei lavoratori esposti amianto, è un danno biologico che può essere provocato dalle fibre di amianto.  Se è così, siamo di fronte ad una malattia asbesto-correlata.

Tutti coloro che, esposti professionalmente ad amianto, anche in servizio delle Forze Armate e Comparto Sicurezza, hanno subito l'insorgenza di tumore della laringe hanno diritto al riconoscimento. In questo modo deve essere loro erogato l'indennizzo INAIL.

Inoltre per i dipendenti pubblici non privatizzati, sussiste il riconoscimento della causa di servizio dello status di Vittima del dovere. In ogni caso, con il riconoscimento di malattia professionale, sussiste il diritto di beneficiare del prepensionamento amianto e del risarcimento del danno.

Il diritto sussiste anche per coloro che sono stati fumatori, poiché amianto e fumo di sigaretta agiscono in sinergia e si potenziano. Infatti siamo di fronte ad una concausa. Anche in questo caso si conferma il nesso causale.

La laringe: che cosa è e a che cosa serve

La laringe è l'organo che permette l'emissione dei suoni, ed è tra il collo, la faringe e la trachea. Infatti, è un cilindro cavo, permette il passaggio dell'aria inspirata, sia dalla bocca e dai bronchi. Nonché espirata, dai bronchi verso la bocca e il naso.

Quindi, le fibre di amianto e altri cancerogeni inalati, provocano innanzitutto infiammazione e poi, In molti casi, anche il tumore della laringe.

La laringe ha la forma di un imbuto rovesciato di circa 4cm di lunghezza e larghezza che si trova nella gola e costituisce l'ultimo tratto delle vie aeree superiori. È costituita da una struttura cartilaginea ed è rivestita al suo interno da una mucosa (epitelio), dove si origina più comunemente la neoplasia. 

Continua  verso l'alto con l'orofaringe e l'ipofaringe e in basso con la trachea e rende possibile il passaggio dell'aria e la fonazione tramite la vibrazione delle corde vocali. Lo scopo della laringe è quello di proteggere la trachea, per evitare dolori alla trachea durante la deglutizione grazie all'azione dell'epiglottide (bisogna fare attenzione anche al tumore epiglottide). Il pomo d'Adamo,  sporgenza tipica del maschio adulto, fa anche parte della laringe.

Il 95% dei tumori della laringe e dell'ipofaringe è provocato da asbesto, fumo di sigaretta e consumo eccessivo di alcol. Le forme più comuni di alterazioni precancerose a potenziale rischio di trasformazione sono quelle che interessano i tessuti che ricoprono la cavità boccale (leucoplachia o macchia bianca, eritroplachia o macchia rossa, macchia bianca in gola).

In genere le lesioni bianche (macchia bianca in gola) hanno minor rischio di cancerizzazione (intorno al 5-10 per cento) rispetto a quelle rosse (fino al 70 per cento).

Tumore della laringe: i sintomi

I sintomi di un tumore maligno alla laringe sono spesso subdoli e non sempre specifici; variano a seconda della sede e della estensione della massa tumorale (uno dei maggiori sintomi è il dolore alla laringe).

Se questi sintomi tumore laringe, come, per esempio il dolore alla trachea / dolori alla trachea / dolore laringe / dolore alla laringe, si protraggono per più di 2 settimane senza mostrare segni di miglioramento è opportuno rivolgersi al proprio medico curante. I sintomi più comuni e generali sono: 

  • Raucedine 
  • Tosse
  • Difficoltà a deglutire
  • Dolore alle orecchie
  • Sensazione di avere qualcosa, come una protuberanza, in gola
  • Mal di gola persistente
  • Perdita di peso
  • Difficoltà respiratorie
  • Linfonodi sul collo ingrossati
  • Dolore alla trachea / dolori alla trachea
  • Macchia bianca in gola
  • Dolore laringe
  • Corde vocali ingrossate
  • Laringe ingrossata

I sintomi tumore corde vocali / carcinoma corde vocali possono sostanziarsi in una alterazione della voce e per questo motivo tendono ad essere diagnosticati precocemente (tumore corde vocali sintomi / carcinoma corde vocali sintomi). 

I tumori della base della lingua (carcinoma della lingua) e dell'epiglottide (tumore epiglottide) hanno come possibili sintomi una vaga sensazione persistente di corpo estraneo con un dolore irradiato all'orecchio (da non confondere con tumore orecchio sintomi tumore alle orecchie cancro all'orecchio). 

Quindi, la diagnosi precoce del cancro alla laringe permette la terapia e la cura e la tutela dei diritti.

Il medico rilascia il primo certificato che, inoltrato all'INAIL, permette l'avvio del procedimento per il  riconoscimento della rendita INAIL e le maggiorazioni ex art. 13 comma 7 L. 257/92). 

Tumore della laringe: epidemiologia

Il cancro laringe colpisce soprattutto maschi adulti sopra i 55 anni. Il tumore laringe ha tra i suoi agenti eziologici  l'esposizione a polveri e fibre di amianto (sinonimo asbesto), il tabacco, l'abuso di alcol, infezioni da HPV, dieta povera di ortaggi e frutta e altri agenti cancerogeni di natura occupazionale e ambientale (cause cancro in gola). I tumore laringe sintomi sono diversi e all'apparenza possono non destare sospetti (dolore laringe dolore alla laringe).

Infatti, sul punto, il dato epidemiologico è coerente con le tabelle dell'INAIL:

  • Asbesto – lista I; gruppo 6;
  • Acido solforico – lista I; gruppo 6;
  • Cloruro di carbonile (Fosfogene) e iprite – lista I; gruppo 6
  • Industria della gomma – lista II; gruppo 6.

L'ONA offre assistenza medica gratuita per perseguire l'obiettivo della prevenzione secondaria, con la diagnosi precoce del cancro alla gola per ottenere le più efficaci e tempestive cure e quindi ottenere maggiori chance di sopravvivenza e di guarigione.

Diagnosi del cancro alla laringe

La diagnosi tumore alla laringe presuppone, innanzitutto, la visita otorinolaringoiatrica, e, quindi, anche la laringoscopia.

Quest'ultima è, infatti, una procedura indolore con la quale si ispezionano sia la laringe che le corde vocali. In questo modo, è possibile verificare se ci sono dei problemi, ed anzi, la diagnosi precoce. In particolare, del tumore alle corde vocali, definito anche cancro corde vocali, ovvero carcinoma delle corde vocali. In ogni caso, questo tipo di esame permette la verifica della funzione laringea. In particolare, si dovrà verificare la presenza o meno di ulcerazioni. 

Per questi motivi, è fondamentale l'utilizzo di un laringoscopio a fibre ottiche dotato di illuminazione propria. Questo strumento viene introdotto nella gola attraverso la cavità nasale se si tratta di laringoscopio flessibile, oppure appoggiato sulla lingua (carcinoma della lingua) se si tratta di fibroscopio rigido.

Se necessario, è possibile ricorrere a NBI (Narrow Band Imaging), che evidenzia la vascolarizzazione mucosa e permette di identificare il tipo di carcinoma laringeo. Lo strumento più efficace per la diagnosi tumore alla laringe è la biopsia (per esempio biopsia corde vocali).

La biopsia è un esame che avviene con il prelievo di un frammento di tessuto al fine di valutare la presenza di cellule tumorali e quindi se si tratta di displasia lieve, media o severa.

Cancro alla laringe: diagnosi e cura

Il tumore laringe va trattato preliminarmente con approccio chirurgico e poi con radioterapia (radioterapia laringe/tumore laringe sopravvivenza). In caso di dimensioni limitate, la neoplasia laringe può essere estirpata con intervento chirurgico (tumore alla laringe operazione tumore alla laringe sopravvivenza) con successiva radioterapia laringe per eliminare eventuali residui di tessuto neoplastico (tumore laringe sopravvivenza / tumore laringe metastasi). 

Se invece il tumore laringe è esteso o ha già colpito i linfonodi, va trattato con radioterapia laringe e chemioterapia (tumore laringe sopravvivenza). In alcuni casi di stadio particolarmente avanzato, la laringe deve essere estirpata attraverso laringectomia, che rimuove completamente il cancro. Se il tumore alla laringe ha colpito le corde vocali occorre fare un tumore corde vocali intervento.

Esistono varie forme benigne e maligne di tumore dell'orecchio / tumore alle orecchie / cancro all'orecchio, che in genere si presentano con ipoacusia (tumore orecchio sintomi / tumore alle orecchie / cancro all'orecchio). Possono esordire anche con stato di confusione, vertigine o instabilità (tumore orecchio sintomi).

Questi tumori sono rari e possono essere difficili da diagnosticare (sintomi tumore orecchio). Basaliomi e carcinomi squamocellulari possono originare dal condotto uditivo esterno. L'infiammazione persistente (sintomi tumore orecchio) causata da otite media cronica (sintomi tumore orecchio) può predisporre lo sviluppo di carcinomi squamocellulari.

  Le più comuni sedi di origine del carcinoma a cellule squamose sono la corda vocale vera, l'epiglottide (tumore epiglottide) e l'area post-cricoidea. È indicata un'ampia resezione chirurgica, seguita da radioterapia. La resezione en bloc del canale auricolare con risparmio del nervo facciale è indicata qualora le lesioni siano limitate al canale e non abbiano invaso l'orecchio medio. Un'invasione più estesa richiede una resezione più significativa dell'osso temporale.

I sintomi dei tumori orofaringei spesso si limitano a un mal di gola, dolore alla trachea o linfonodi ingrossati e vengono spesso trascurati, con conseguente diagnosi tardiva.  

Tumore della laringe: glottico e sopraglottico

Occorre distinguere, quindi, lo stadio della neoplasia, anche se, in molti casi, la diagnosi è formulata in uno stadio avanzatato.

  • Forme precoci (T1 e T2): chirurgia o radioterapia
  • Moderatamente avanzate (T3): radioterapia ed eventuale chemioterapia
  • Avanzate (T4): chirurgia (spesso seguita da radioterapia e, talvolta, chemioterapia) o, talvolta, chemioterapia e radioterapia

In primo luogo, occorre evidenziare che il carcinoma glottico, se precoce, è trattato con la resezione laser o la radioterapia o approccio chirurgico laringeo a cielo aperto. Si deve osservare che la resezione endoscopica laser e radioterapia consentono usualmente il mantenimento di una voce e di una funzione d'organo normali.

In ogni caso, la malattia è, così, controllata. Evidentemente l'utilizzo della radioterapia e della chirurgia di questi tumori allo stadio iniziale, dipende anche dalla posizione della lesione. Se al centro, tale operazione ha più chance di successo.

Tutta un'altra storia se, invece, lo stadio è avanzato, perché intacca anche le corde vocali e la base della lingua. In questi casi, è sconsigliato l'intervento chirurgico ed è fondamentale la radioterapia e la chemioterapia.

In caso di estensione del cancro, anche negli organi collaterali e l'invasione delle cartilagini, si può agire con la laringectomia, che rende buoni risultati. In buona sostanza, con la totale laringectomia, si ottiene l'estirpazione del cancro. In alcuni casi, invece, è sufficiente la resezione microscopica, come il laser, oppure, la parziale laringectomia.

Tumore alla laringe: chirurgia, radioterapia e chemioterapia

In caso di carcinoma sopraglottico il trattamento è sempre quello della radioterapia o laringectomia parziale. C'è da osservare che l'intervento laser dimostra ottimi risultati nei carcinomi squamocellulari sovraglottici in fase precoce.

In questo modo, si salva la funzionalità dell'organo, così, anche quando lo stadio è avanzato ma non ha colpito le corde vocali e, così, da conservare la funzione. Se, invece, il cancro è esteso anche alle corde vocali vere, allora, vi deve essere la laringectomia sovracricoidea. In altri casi, può essere totale, così il trattamento chirurgico che estirpa completamente il cancro.

In ogni caso, il carcinoma della glottide, come per la maggior parte dei carcinomi avanzati sovraglottici, richiede il trattamento di chemioterapia e radioterapia. Nella zona sovraglottica, vi è la rete linfatica e le stazioni linfonodali cervicali debbono essere valutate in tutti i pazienti con cancro sopraglottico.

Il carcinoma sottoglottico precoce, molto raramente, può essere trattato con resezione endoscopica, dunque, la radioterapia è fondamentale.  Per le lesioni sottoglottiche più avanzate o le lesioni con metastasi, la chemioradioterapia è lo standard di cura. Nel caso in cui vi è, invece, una invasione fuori la laringe e della cartilagine, è preferibile sottoporre il paziente alla laringectomia totale.

Per la cura tumore laringe vengono solitamente utilizzati i seguenti farmaci chemioterapici: 

 

  • Carboplatino (Carboplatino DBL®; Carboplatino Pharmacia & Upjohn®; Carboplatino Teva®; Paraplatin®);
  • Cisplatino (Cisplatino DBL®, Cisplatino Pharmacia & Upjohn®, Cisplatino Segix®, Cisplatino Teva®, Citoplatino®, Platamine®, Platinex®, Pronto Platamine®);
  • Fluorouracile (Efudix®, Fluorouracile DBL®, Fluorouracile ICN®, Fluorouracile Teva®);
  • Paclitaxel (Paxene®, Anzatax®, Taxol®);

Tumore della laringe: lesività e indice di mortalità

Con riferimento a queste neoplasie, le aspettative di vita e, quindi, le aspettative di guarigione, dipendono molto dallo stadio della neoplasia. In ogni caso, dalla sede, dall'estensione e dalle condizioni del paziente.

In ogni caso, se il tumore della laringe è in rapida crescita, si può creare l'ostruzione delle vie aeree e l'incapacità a respirare. In questi casi, sarà necessario realizzare la tracheotomia. Infatti, consiste nell'apertura delle vie aeree e, dopo, il cancro, e, quindi, all'inizio della trachea.

Quindi, la sopravvivenza di 5 anni, è pari al 60% dei casi, ed anzi, può raggiungere anche il 90/95% in quei pazienti allo stadio iniziale. Mentre, invece, solo nel 19% dei casi, si superano i 10 anni se il paziente riceve la diagnosi allo stadio avanzato con metastasi.

Quindi, per questi motivi, l'ONA, nello svolgere il suo servizio di assistenza medica e tutela legale gratuita, raccomanda a tutti quei lavoratori esposti ad amianto e altri cancerogeni, di effettuare delle visite di controllo. Ciò permetterà loro la c.d. diagnosi precoce, che è la prevenzione secondaria e che permette di ottenere delle terapie tempestive che, come abbiamo visto, sono le più efficaci.

 

Tutela legale tumore laringe: i rischi professionali

L'ONA assiste i lavoratori esposti amianto vittime di cancro alla laringe. In modo particolare, per coloro che sono stati esposti ad amianto, e tenendo conto che questa neoplasia è inserita nella lista I dell'INAIL. Per questi motivi, è possibile avviare il percorso di riconoscimento del tumore alla laringe malattia professionale.

Nel corso della procedura,  si dovrà tener conto  della presunzione legale origine. In altri termini,  il lavoratore dovrà dimostrare il danno biologico, quindi la diagnosi. Dunque se l'INAIL non dovesse riuscire a dimostrare l'esclusiva origine extraprofessionale, dovrà erogare l'indennizzo, in proporzione all'entità del danno.

Inoltre, poiché il tumore della faringe è inserito nella lista 1 , per le malattie asbesto-correlate, l'INAIL dovrà rilasciare la certificazione di esposizione amianto.

Dunque, con questo certificazione, il lavoratore malato potrà chiedere all'INPS l'accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto. In questo modo, la vittima di malattia professionale otterrà dall'INPS l'accredito delle maggiorazioni amianto, sia per il prepensionamento, sia per la rivalutazione dell'entità del valore della contribuzione. Ciò è fondamentale per ottenere il trattamento di quiescenza e per la sua entità.

Tumore alla laringe da esposizione amianto

Infatti, nell'ultima monografia IARC, si fa riferimento proprio all'asbesto come condizione di rischio per questa neoplasia. L'esposizione ad asbesto é la causa del tumore alla laringe. Ciò è dimostrato da studi di coorte su popolazioni di lavoratori esposti ad amianto per motivi professionali (Selikoff & Seidman, 1991; Sluis-Cremer et al., 1992; Reid et al., 2004; Pira et al., 2005). 

Il rapporto Eurogip (2006) ha dimostrato che la neoplasia laringe è stata riconosciuta come asbesto correlato in 237 casi in Germania per il periodo dal 1997 al 2012. Cosi 15 casi in Danimarca per il periodo dal 1991 al 2003; ed ancora altri 11 casi in Francia dal 1994 al 2002. Mente e in Italia soltanto tre casi nel 2002.

L'ultima monografia IARC sull'asbesto ha fugato ogni dubbio sulla rilevanza della esposizione alle fibre Killer. Infatti si legge: There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite, and anthophyllite). Asbestos causes mesothelioma and cancer of the lung, larynx, and ovary…”.

Quindi, sulla base di italicum conclusione, e per il fatto che questo tumore inserito nella lista 1 dell'INAIL, sussiste il diritto al riconoscimento di malattia professionale. È sufficiente, Infatti, la presenza della fibra nell'ambiente lavorativo per ottenere tale riconoscimento.

Infatti, l'INAIL ha ricompreso alcune malattie da amianto di origine professionale in 3 Liste (lista malattia professionale INAIL). Il tumore alla laringe fa parte della lista I, in cui sono contemplate le malattie asbesto correlate la cui origine lavorativa è di elevata probabilità. Per questo motivo si presume l'origine professionale, senza alcun onere della prova circa una soglia di esposizione.

Dunque l'INAIL deve indennizzare il tumore della laringe se c'è la prova della presenza della noxa patogena nell'ambiente di lavoro.

Tumore alla laringe e amianto:  il nesso causale

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 5704 del 07.03.2017, ha cassato la sentenza della Corte di Appello di Venezia che aveva negato l’origine professionale del tumore alla laringe di un lavoratore esposto ad amianto. Infatti, la Corte di Cassazione non ha ritenuto sufficiente l'affermazione che la vittima avesse abitudini tabagiche, tanto più per la rilevanza della concausa.

Quindi, si afferma il principio dell'equivalenza causale tra cause professionali ed extraprofessionali nel rispetto dell'art. 41 c.p.. Ciò perché  il rapporto causale tra evento e danno è governato dal principio dell'equivalenza delle condizioni, per il quale va riconosciuta l'efficienza causale ad ogni antecedente che abbia contribuito, anche in maniera indiretta e remota, alla produzione dell'evento”.

Soltanto l'intervento di un fattore extralavorativo che possa ritenersi causa esclusiva dell'infermità può giustificare l'esclusione del nesso causale.

Così, nella sentenza della Corte di Cassazione appena richiamata, che si rifà ad alcuni precedenti giurisprudenziali: Cass., 26 marzo 2015, n. 6105; Cass., 11 novembre 2014, n. 23990; Cass. 19 giugno 2014, n. 13954.

Infatti, la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, n. 5704 del 07.03.2017, ha applicato questo principio ed ha censurato la Corte di Appello, perché "non si è attenuta a questi principi, atteso che, pur in presenza di una pluralità di cause, quale l'esposizione a sostanze nocive e il tabagismo, ha rigettato la domanda in base ad un giudizio fondato su affermazioni apodittiche e generiche, senza fornire adeguata motivazione sul perché, nonostante la pacifica prolungata esposizione del G.C. ad agenti patogeni (come gli idrocarburi, il benzene, la piridina, l'ossalato di ammonio e l'amianto) che presentano coefficienti di rischio cancerogeno, come affermato dallo stesso consulente, sia pervenuto alla conclusione che "la patologia che ha provocato il decesso del Sig. G.C. non può in alcun modo essere correlata all'esposizione lavorativa", attribuendo invece efficacia causale esclusiva al fumo”.

Tumore alla laringe ed indennizzo Inail

Le vittime di cancro alla laringe hanno diritto all'indennizzo INAIL. Tra gli agenti causali del tumore alla laringe, oltre alle fibre di asbesto, ci sono altre situazioni di rischio e cancerogeni.

Nella lista I sono inseriti, oltre l'asbesto, l'acido solforico, il cloruro di carbonile (fosfogene) e iprite. In più, nella lista II, si fa riferimento all'industria della gomma.

Per tali motivi, quindi, il medico legale dovrà verificare la sussistenza, o meno, delle condizioni di rischio e, su questa base, procedere, eventualmente, alla certificazione di malattia professionale. Così che, è possibile attivare la procedura amministrativa per il riconoscimento della natura occupazionale della patologia. Al termine della procedura, ove sia confermata l'esposizione ad uno di questi cancerogeni, sussisterà il diritto all'indennizzo Inail.

Inoltre, l'entità dell'indennizzo INAIL sarà commisurata alla gravità delle infermità, e dunque all'entità del danno biologico:

  • indennizzo danno biologico (in caso di grado invalidante dal 6% al 15%)
  • rendita INAIL (grado invalidante a partire dal 15%)

Nel caso di cancerogeni della lista I, sussiste la c.d. presunzione legale di origine, mentre, per quanto riguarda quelli inseriti nelle altre liste, l'onere della prova è a carico del lavoratore assicurato.

 

Recentemente, con l’ordinanza n. 38862/2021, la Cassazione ha accolto il ricorso di una vittima di cancro alla laringe, che si era visto rigettare la domanda per la rendita o l’indennizzo INAIL per malattia professionale. In particolare il ricorrente contestava alla Corte di Appello di aver trascurato di considerare che il d.m. del 2014, alla lista n. 1, gruppo 6, individua il tumore alla laringe quale malattia la cui origine lavorativa è di elevata probabilità in relazione all’esposizione all’amianto.

 

In più, in caso di riconducibilità del tumore della laringe ad esposizione ad amianto, sussiste il diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto.

Benefici contributivi e pensione amianto

Nel caso in cui il tumore della laringe sia riconosciuto come malattia professionale asbesto correlata, dovranno essere riconosciuti anche i cosiddetti benefici contributivi. Questi benefici previdenziali consistono nella rivalutazione della posizione contributiva con il coefficiente 1,5. In altre parole, questa maggiorazione è pari al 50% del periodo di esposizione.

In base all'articolo 13 comma 7 della legge 257 del 1992,  queste maggiorazioni contributive sono valide sia per il pensionamento amianto, sia per la ricostituzione della posizione contributiva. In quest'ultimo caso, il lavoratore riconosciuto, avrà diritto anche alla riliquidazione della pensione con adeguamento dei ratei e liquidazione delle differenze tra il dovute e le erogato.

Quindi il lavoratori riconosciuto avrà diritto anche agli arretrati, compresi quelli per la differenza sfilata dei, per effetto del loro adeguamento.

La procedura di accredito dei benefici amianto deve essere attivata prima di tutto nei confronti dell'INAIL. Così, ottenuta la certificazione, deve essere depositata la domanda di pensione all'INPS. Quindi con il deposito della domanda amministrativa di accredito delle prestazioni amianto, si ottiene dall'INPS la ricostituzione della posizione contributiva. In questo modo i lavori in attività potranno essere collocati in pensione. Coloro che invece che lo sono già otterranno l'accredito delle maggiorazioni utili per la rivalutazione dei ratei  e degli arretrati su quelli già liquidati.

Nel caso in cui, pur con l'accredito delle maggiorazioni contributive, la vittima non abbia raggiunto il diritto a pensione, può chiedere, comunque, il prepensionamento. Infatti, anche oltre l'art. 13, co. 7, L. 257/1992, si ha diritto alla pensione amianto malattia professionale.

Infatti, in questo caso, la domanda di pensione  ha ad oggetto la pensione inabilità tumore laringe. Ciò in forza dell’art. 41-bis della legge 58 del 2019, che ha ampliato la tutela vittime amianto malattia professionale. Infatti in questo caso  anche il tumore della laringe , se riconosciuto da diritto al immediato pensionamento.

Infatti la platea degli aventi diritto è stata ampliata con i commi 250-bis e 250-ter all’art. 1 della L. n. 232/2016. Quindi, originariamente, questo diritto alla pensione di inabilità era circoscritto alla sola asbestosi, mesotelioma e tumore del polmone. Ora, invece, anche coloro che ottengono il riconoscimento di malattia professionale per tumore della laringe possono accedere al pensionamento. 

Cancro alla laringe e vittime del dovere

Il personale civile e militare che per motivi di missione o nello svolgimento delle mansioni di servizio in esposizione a polveri e fibre di asbesto o altri agenti patogeni e cancerogeni ha contratto cancro alla laringe, ha diritto al riconoscimento di Vittima del Dovere. Per approfondire:

Tumore alla laringe:  risarcimento danni

In caso di tumore alla laringe che sia di origine professionale, sussiste il diritto all'integrale risarcimento dei danni. Come abbiamo già evidenziato, l'amianto ed altri cancerogeni, provocano questo tipo di neoplasia. Quindi, era un preciso obbligo giuridico del datore di lavoro evitare l'esposizione. Ciò prima di tutto utilizzando materiali alternativi; in secondo luogo stabilendo degli strumenti di prevenzione tecnica e di protezione individuale.

Quindi si configura a carico del datore di lavoro responsabilità contrattuale ed extracontrattuale e l'obbligo del risarcimento del danno differenziale.

Inoltre, in caso di decesso, gli importi maturati dalla vittima devono essere liquidati agli eredi legittimi. In più, questi ultimi, specialmente se stretti congiunti, hanno diritto all'integrale risarcimento, anche del danno iure proprio. Infatti queste malattie provocano il totale sconvolgimento anche nei familiari. Questi ultimi devono assistere il loro congiunto, molto spesso fino alla morte. Il criterio di quantificazione dei danni, non può che essere quello equitativo:  

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