Sportello nazionale amianto dell'ONA

Grazie allo Sportello nazionale amianto, l'ONA assiste e tutela le vittime dell'amianto e di altri cancerogeni, sia per esposizione ambientale che lavorativa. Inoltre, l'esposizione ad amianto riguarda anche il personale militare e civile di Forze Armate e Comparto Sicurezza.

 

L'asbesto provoca patologie invalidanti e spesso mortali, e l'ONA ha messo a disposizione lo staff medico gratuito online per assistere le vittime nella diagnosi precoce, nella terapia e nella cura di queste gravi infermità. Grazie al presidente ONA, Avv. Ezio Bonanni, è altresì disponibile uno staff di avvocati online gratis per tutelare i diritti delle vittime (e dei familiari in caso di decesso). Quindi, per ottenere il riconoscimento dell'indennizzo INAIL, la pensione amianto oppure il prepensionamento amianto, le prestazioni previdenziali di Vittima del Dovere e il risarcimento danni, puoi rivolgerti a noi.

Un killer per l'uomo e per l'ambiente

L'asbesto, che è anche detto amianto, è della famiglia dei silicati naturali. L'asbesto ha caratteristiche strutturali e di resistenza al calore, basso costo e facile reperibilità. Fu utilizzato nell'edilizia, nella nautica, nelle carrozze ferroviarie, nei mezzi di trasporto su gomma, e persino negli aeromobili, con circa 3.000 applicazioni.

 

Questo è avvenuto fino alla sua messa al bando con la L. 257/1992. Il crisotilo (una fibra a serpentina), la crocidolite e l'amosite (fibre amfibole o rettilinee) sono i 3 tipi principali di asbesto che causano danni alla salute umana (patologie fibrotiche e cancerogene).

 

Nonostante la messa al bando, l'amianto è ancora diffusamente presente sul territorio, come denuncia lo stesso Avvocato Ezio Bonanni nella sua pubblicazione "Il libro bianco delle morti di amianto in Italia - Ed.2022".

Tutela legale e assistenza medica ONA

Sportello nazionale amianto - ONA

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I servizi dello Sportello Nazionale Amianto Online ONA

Assistenza tecnica smaltimento amianto

L'impasto dell'asbesto con il cemento (cemento amianto o fibrocemento) è stato utilizzato per realizzare le coperture in Eternit. Quest'ultimo è stato utilizzato per la costruzione di tetti e capannoni industriali, la cui rimozione non è obbligatoria (asbesto in matrice compatta).

 

Tuttavia, anche questo tipo di materiali porta al rischio per la salute e per l'ambiente. Le coperture in cemento amianto o eternit, sottoposte agli agenti atmosferici, e all'usura del tempo, danno comunque rilascio di polveri e fibre di asbesto. Il nome Eternit deriva dall'omonima società titolare di 5 stabilimenti in Italia.


Nel caso di coperture in cemento amianto eternit in buone condizioni, non vi è l'obbligo di rimozione eternit. 
In più, il proprietario è obbligato soltanto a monitorare lo stato di degrado delle coperture ed intervenire solo in caso di necessità. 
La copertura in eternit e gli altri materiali possono essere coperti con smalti e altri liquidi aggrappanti. Ciò fa sì che si evitino il rilascio delle polveri e delle fibre, oppure l'incapsulamento con la sovra copertura con altri materiali.

 

In caso di usura di tali materiali in eternit, sarà indispensabile intervenire con ditte specializzate che potranno o verniciare o incapsulare i materiali di asbesto oppure rimuoverli. È necessario incaricare una ditta specializzata nella rimozione e nello smaltimento amianto, evitando rischi sia per gli operatori, sia per coloro che si trovano in prossimità delle coperture in eternit da rimuovere (tetto eternit).

Bonus ristrutturazioni edilizie ed impianti fotovoltaici

La legge riconosce un bonus per chi sostituisce il tetto in eternit con pannelli fotovoltaici, ricoprendo almeno il 90% della superficie. Si ricorda che, comunque, solo la bonifica e la decontaminazione degli ambienti che presentano asbesto e altri agenti tossico-nocivi si tutela la salute collettiva.

 

Nel bonus ristrutturazioni edilizie ed impianti fotovoltaici, prorogato fino al 31.12.2019, che consiste nella detrazione fiscale per chi realizza impianti fotovoltaici, con una detrazione IRPEF del 50%, possono essere ricomprese anche le rimozioni amianto, che è detto anche asbesto.

 

La detrazione fiscale asbesto è ripartita in 10 quote annuali di pari importo. La manovra per il 2019, come già previsto, stabilisce che chi usufruirà del bonus dovrà inviare all'ENEA, per via telematica, i dati relativi alla tipologia degli interventi effettuati. L'agenzia potrà, quindi, monitorare e valutare il risparmio energetico conseguente alla realizzazione degli interventi di ristrutturazione.

Sportello nazionale amianto: assistenza medica e legale

L'ONA fornisce assistenza medica e legale gratuita a tutti coloro esposti alle fibre di asbesto e altri cancerogeni nei luoghi di lavoro e di vita. Ciò ai fini della prevenzione, della diagnosi precoce, delle più tempestive ed efficaci cure mediche e tutela dei diritti.

 

Per approfondire:

Malattie asbesto correlate fibrotiche

Le fibre di amianto, che è detto anche asbesto, hanno capacità infiammatoria e cancerogena. Sono patologie fibrotiche o di origine infiammatoria l'asbestosi, le placche e gli ispessimenti pleurici.

Sportello nazionale amianto: Cancro da asbesto

L'asbesto provoca cancroSono neoplasie asbesto correlate i mesoteliomi e i tumori, tra i quali quello dei polmoni a grandi e piccole cellule, il tumore alla laringe. Ancora, quello alla faringe, alle ovaie, allo stomaco, al colon e, infine, all'esofago.

Mesotelioma assistenza medica e legale

Il mesotelioma è la neoplasia del mesotelio, e cioè delle sierose. Può attingere la pleura, il pericardio, il peritoneo, e la tunica vaginale del testicolo. È, quasi sempre, ad esito infausto, con poche chance di guarigione ed ha aspettative di sopravvivenza legate alla tempestività della diagnosi e terapie mediche.

 

L'ONA ha costituito un pool di medici, coordinando le attività di ricerca oncologica mesotelioma. Il tutto, per ottenere terapie innovative che possano vincere questo tumore o, quantomeno, assicurare maggiori chance di guarigione e di sopravvivenza. La tempestività della diagnosi e della terapia, con approccio multimodale, hanno permesso di aumentare le chance di sopravvivenza di coloro che, purtroppo, hanno già ricevuto la diagnosi. 

Le polveri di asbesto, sia il crisotilo, che la crocidolite ed amosite (minerali anfibolici tra i più aggressivi), costituiscono la causa unica ed esclusiva del mesotelioma. Questa malattia asbesto correlata è monofattoriale, dose dipendente, per cui rilevano tutte le esposizioni ad amianto per intensità e durata (nesso causale mesotelioma).

 

Ci sono diverse tipologie di mesoteliomi: 

Tumore del polmone assistenza medica e legale

Uno degli organi bersaglio delle fibre di asbesto è il polmone. Il tumore del polmone è multifattoriale, poichè causato da diversi agenti eziologici. Tra questi il fumo di sigarette, con sinergia e potenziamento. Il tumore del polmone è inserito nella lista I dell'INAIL con riferimento ad esposizione professionale ad asbesto.

 

Nel caso in cui il lavoratore malato dimostri la presenza di asbesto nell'ambiente lavorativo, ha diritto all'indennizzo INAIL. Lo stesso diritto si ha anche nel caso in cui fosse un fumatore.

Tumore della laringe assistenza medica e legale

Killer Silenzioso

L'asbesto causa anche il tumore della laringe. L'ONA fornisce assistenza medica e legale a tutti coloro che hanno contratto il tumore della laringe per esposizione professionale ad asbesto. Lo sportello amianto è lo strumento attraverso il quale tutti i cittadini attinti da tumore alla laringe possono chiedere l'assistenza medica e legale all'associazione. 

 

La laringe è uno degli organi bersaglio dell'asbesto. Le vittime tumore laringe hanno diritto all'indenizzo inail e possono chiedere il riconoscimento della malattia professionale con la costituzione della rendita INAIL. Nel caso di grado invalidante inferiore al 16%, si ha diritto all'indennizzo del danno biologico e alle prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto.

 

Inoltre, i lavoratori che hanno ottenuto il riconoscimento della malattia quale malattia professionale asbesto correlata, possono chiedere all'INPS l'accredito delle maggiorazioni contributive con il coefficiente 1,5. Quest'ultimo è utile a maturare anticipatamente il diritto a pensione e a ricostituire la posizione contributiva con riliquidazione della prestazione pensionistica con adeguamento dei ratei mensili. Infine, anche la liquidazione delle differenze sui ratei medio tempore maturati.

Tumore delle ovaie assistenza medica e legale

L'asbesto è causa del tumore delle ovaie. L'ONA fornisce assistenza medica e tutela legale alle donne che, in seguito ad esposizione ad asbesto, si sono ammalate di tumore alle ovaie. Questa neoplasia è inserita nella lista I dell'INAIL e, quindi, deve essere indennizzata con la costituzione della rendita e del riconoscimento delle prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto. 

 

Le donne vittime tumore ovaio asbesto correlato hanno diritto all'accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione ad asbesto, che consistono nella rivalutazione con il coefficiente 1,5 dell'intero periodo lavorativo in esposizione alle fibre di asbesto, utili al prepensionamento, e all'adeguamento dei ratei di pensione in godimento.

Tumore alla faringe assistenza medica e legale

L'amianto è causa del tumore della faringe. L'ONA fornisce assistenza medica e tutela legale ai lavoratori che, in seguito ad esposizione ad amianto, si sono ammalati di tumore alla faringe. Questa neoplasia è inserita nella lista II dell'inail, per cui la vittima deve dimostrare di essere stata esposta a polveri e fibre di asbesto nello svolgimento delle sue mansioni lavorative ed ottenere così l'indennizzo inail con l'accredito della rendita mensile oppure l'indennizzo del danno biologico nel caso in cui la lesione fosse valutata inferiore al 16%.

 

Queste vittime hanno diritto al riconoscimento delle prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto. Con il riconoscimento dell'origine professionale del tumore della faringe, si acquisisce il diritto di ottenere dall'inps le maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto (benefici contributivi amianto), che consistono nella rivalutazione con il coefficiente 1,5 dell'intero periodo lavorativo in esposizione alle fibre di asbesto, utili al prepensionamento, e all'adeguamento dei ratei di pensione in godimento.

Cancro dello stomaco assistenza medica e legale

L'amianto causa il tumore allo stomaco. L'ONA fornisce assistenza medica e tutela legale ai lavoratori che, in seguito ad esposizione ad amianto, si sono ammalati di tumore allo stomaco. Il tumore allo stomaco è inserito nella lista II dell'inail. Il lavoratore che si è ammalato di tumore allo stomaco ed è stato esposto, per motivi professionali, a polveri e fibre di amianto e ad altri cancerogeni dello stomaco, possono inoltrare domanda all'inail per ottenere il riconoscimento della malattia professionale, e con essa la costituzione della rendita, oppure l'indennizzo del danno biologico, e con le prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto. 

 

Con il riconoscimento del cancro allo stomaco, come malattia professionale asbesto correlata, il lavoratore esposto ad amianto ha diritto alle c.d. maggiorazioni contributive ex art. 13, comma 7, L. 257/92, e quindi alla rivalutazione dell'intero periodo lavorativo con il coefficiente 1,5, utile a maturare anticipatamente il diritto a pensione e ad ottenere la rivalutazione della prestazione pensionistica in godimento.

Tumore al colon assistenza medica e legale

L'amianto causa il tumore al colon. L'ONA fornisce assistenza medica e tutela legale ai lavoratori che, in seguito ad esposizione ad amianto, si sono ammalati di tumore al colon. Il tumore al colon è inserito nella lista II dell'inail. Il lavoratore che si è ammalato di tumore al colon ed è stato esposto, per motivi professionali, a polveri e fibre di amianto e ad altri cancerogeni del colon, possono inoltrare domanda all'inail per ottenere il riconoscimento della malattia professionale, e con essa la costituzione della rendita, oppure l'indennizzo del danno biologico, e con le prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto. 

 

Con il riconoscimento del tumore al colon, come malattia professionale asbesto correlata, il lavoratore esposto ad amianto ha diritto alle c.d. maggiorazioni contributive ex art. 13, comma 7, L. 257/92, e quindi alla rivalutazione dell'intero periodo lavorativo con il coefficiente 1,5, utile a maturare anticipatamente il diritto a pensione e ad ottenere la rivalutazione della prestazione pensionistica in godimento.

Tumore all'esofago assistenza medica e legale

L'amianto causa il tumore all'esofago. L'ONA fornisce assistenza medica e tutela legale ai lavoratori che, in seguito ad esposizione ad amianto, si sono ammalati di tumore all'esofago. Questa neoplasia è inserita nella lista III dell'inail. Il lavoratore che si è ammalato di tumore all'esofago ed è stato esposto, per motivi professionali, a polveri e fibre di amianto e ad altri cancerogeni dell'esofago, possono inoltrare domanda all'inail per ottenere il riconoscimento della malattia professionale, e con essa la costituzione della rendita, oppure l'indennizzo del danno biologico, e con le prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto. 

 

Con il riconoscimento del tumore all'esofago, come malattia professionale asbesto correlata, il lavoratore esposto ad amianto ha diritto alle c.d. maggiorazioni contributive ex art. 13, comma 7, L. 257/92, e quindi alla rivalutazione dell'intero periodo lavorativo con il coefficiente 1,5, utile a maturare anticipatamente il diritto a pensione e ad ottenere la rivalutazione della prestazione pensionistica in godimento.

Asbestosi assistenza medica e legale

L'asbestosi è la più classica delle patologie asbesto correlate, da cui trae anche la denominazione e consiste in una fibrosi dei polmoni che ha origine esclusivamente dall'esposizione professionale a polveri e fibre di amianto, che ne costituisce l'unico agente eziologico, ed è dose dipendente. Negli alveoli polmonari, i macrofagi cercano di fagocitare le fibre ed invece rilasciano citochine e fattori di crescita che stimolano l'infiammazione, il danno ossidativo, la deposizione di collagene e infine la fibrosi.

 

Le fibre di amianto, dopo aver provocato l'asbestosi, in molti casi causano anche il tumore del polmone, che costituisce una delle evoluzioni di questa patologia fibrotica. Il rischio e la gravità dell'asbestosi  è correlato alla durata e alla intensità dell'esposizione, al tipo, alla lunghezza e allo spessore delle fibre inalate.

 

L'asbestosi, all'inizio, è priva di sintomi. Provoca, poi, dispnea progressiva, tosse ed astenia. La malattia progredisce in circa il 10% dei pazienti, anche dopo la fine dell'esposizione. L'asbestosi, nel suo avanzare, provoca ippocratismo digitale, crepitii secchi alle basi e, nei casi più gravi, sintomatologia di insufficienza ventricolare destra.

 

In caso di diagnosi di asbestosi, anche allo stato iniziale, i lavoratori esposti ad amianto hanno diritto al riconoscimento della malattia professionale  e all'indennizzo inail, e la prestazione aggiuntiva dal Fondo Vittime Amianto. Il lavoratore che ha ottenuto il riconoscimento asbestosi malattia professionale ha diritto alle maggiorazioni contributive con il coefficiente 1,5, sulla base dell'art. 13, comma 7, L. 257/92. Nel caso in cui pur con l'aggiunta di queste contribuzioni il lavoratore non ha maturato il diritto a pensione, si può accedere al trattamento di quiescenza con la pensione di inabilità sulla base delle norme di cui all'art. 1, co. 250,  L. 232/2016.

Ispessimento pleurico assistenza medica e legale

L’ispessimento pleurico da amianto, infiammazione della pleura, membrana che avvolge il polmone, è causato solo dalle polveri e fibre di asbesto. Queste fibre, provocando infiammazione, ispessiscono la pleura. Questa malattia anticipa l'insorgenza del mesotelioma pleurico. Questa malattia asbesto correlata colpisce la pleura polmonare (pleura viscerale / pleura parietale) e ha localizzazione bilaterale o monolaterale. 

 

Nei casi di lieve ispessimento pleurico apicale, l’ispessimento polmonare è asintomatico, mentre nei casi più gravi, in cui la fibrosi risulta massiva e si associa ad una sindrome respiratoria restrittiva che si manifesta con dispnea da sforzo, tosse secca e dolore toracico. La diagnosi è basata su clinica e radiografia del torace e risulta una prevalenza tra gli esposti alle fibre di asbesto compresa tra il 2 e il 7%, con un rapporto tra placche e ispessimento delle pareti bronchiali circa di 6 a 1.

 

L'ispessimento pleurico malattia professionale dà diritto all'indennizzo inail e con esso alle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto a carico dell'inps, utile ai fini del prepensionamento, secondo quanto stabilito dall'art. 13, co. 7, L. 257/92. In molti casi l'inps ha rifiutato l'accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto per le vittime dell'ispessimento pleurico, sostenendo che il danno biologico fosse inferiore al 6%. La Corte di Cassazione, Sez. Lav., con Sent. n. 30438/2018, ha stabilito che anche l'ispessimento pleurico è patologia asbesto correlata indennizzata dall'inail, e come tale, coloro che ne hanno ottenuto il riconoscimento, hanno diritto all'accredito delle maggiorazioni contributive per il prepensionamento a prescindere dal grado invalidante.

Placche pleuriche assistenza medica e legale

Le placche pleuriche sono lesioni della pleura (membrana che riveste i polmoni) considerate malattie della pleura causate dalla esposizione ad asbesto. Le placche pleuriche incarcerano i polmoni e provocano senso di soffocamento e di difficoltà nella respirazione. Le conseguenze sulla salute del lavoratore sono molto più elevate rispetto a quanto possa apparire all'esame radiologico. Le placche pleuriche evolvono molto spesso in tumore della pleura e cioè nel mesotelioma pleurico, che purtroppo è una neoplasia che nella maggior parte dei casi ha un esito infausto, nonostante tutti gli sforzi compiuti dai ricercatori.

 

La diagnosi precoce delle placche pleuriche permette il riconoscimento inail, anche se fosse inferiore al 6%, e quindi al di sotto della franchigia, di ottenere l'accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto con il coefficiente 1,5, ex art. 13, co. 7 L. 257/92, con l'anticipata maturazione del diritto a pensione per un periodo pari alla metà di quello di esposizione, e alla rivalutazione delle prestazioni pensionistiche eventualmente in godimento.

 

Il lavoratore vittima placche pleuriche, in caso di rifiuto dell'inps di accredito o maggiorazioni contributive amianto, può ricorrere al Giudice del Lavoro per chiedere la condanna all'accredito delle maggiorazioni amianto, sulla base di Corte di Cassazione, Sez. Lav., Sent. n. 30438/2018, che ha affermato il principio di diritto in base al quale le maggiorazioni amianto sono dovute in tutti i casi di riconoscimento di patologia asbesto correlata, a prescindere dal grado invalidante, e quindi anche nel caso in cui fosse inferiore al 6%. 

Risarcimento danni vittime e familiari

Le vittime mesotelioma, come altre patologie asbesto correlate, hanno diritto a vedersi costituita la rendita INAIL, e cioè la liquidazione di una prestazione mensile, maggiorata della prestazione aggiuntiva del Fondo Vittime Amianto. Le prestazioni INAIL sono reversibili al coniuge e ai figli minorenni e studenti.

 

La rendita INAIL costituisce un mero indennizzo danno biologico e danno patrimoniale per diminuite capacità di lavoro, per cui la vittima può chiedere al datore di lavoro il risarcimento danni da amianto, e in caso di decesso queste somme debbono essere liquidate ai suoi eredi legittimi, i quali hanno altresì diritto a vedersi risarciti tutti i danni che hanno subito direttamente iure proprio (Cass., Sez. Lav., 18503/2016; Cass. Sez. Lav., 15165/2019).

Sportello nazionale amianto Marina militare

Una delle categorie più esposte all'amianto è quella delle Forze Armate, in particolare la Marina Militare. Infatti l’esposizione ambientale ha interessato l'intero personale di bordo delle navi, provocando gravi danni alla salute. 

 

Ne sono conseguiti diversi procedimenti penali per far luce sulle responsabilità. In particolare, la Corte d'Appello di Venezia, nella sentenza 2512/2022, ha condannato 4 alti ufficiali della Marina Militare per la morte da mesotelioma di alcuni militari, perché non informarono sul rischio esposizione: "omettevano di rendere edotto il personale appartenente alla Marina Militare dei rischi per la salute insiti negli ambienti di vita e di lavoro".

 

Recentemente anche il GIP di Taranto ha deciso di iscrivere nel registro degli indagati Alti Ufficiali della Marina Militare Italiana. Infine lo stesso Avv. Bonanni ha visto accolte le sue tesi dal Tribunale di Roma in difesa degli eredi di Luciano Calaci. L’uomo, furiere e segretario della Marina tra il 1964 e il 1966, ha prestato servizio su due navi ed è stato a contatto con l’asbesto presente in ogni locale delle imbarcazioni. Nel 2015 purtroppo è morto per un mesotelioma.

 

Tutti le news amianto in favore delle vittime e le novità sulle prestazioni assistenziali e sulla giurisprudenza sono consultabili anche su "Il giornale dell'amianto".

L'ONA e il rapporto con le istituzioni

L'Avv. Ezio Bonanni e l'ONA da sempre sono al fianco delle istituzioni e di tutte le forze politiche al fine di tutelare le vittime dell'asbesto, sia per esposizione ambientale sia professionale che per via dell'attività di missione per quanto riguarda i militari.

 

L'ONA da sempre ribadisce l'assoluta importanza della prevenzione primaria, costituita dalla bonifica amianto e smaltimento Eternit, unico strumento in grado di evitare future malattie. A questa si aggiunge la prevenzione secondaria, costituita dalla diagnosi precoce e quindi da più efficaci e tempestive terapie delle neoplasie da asbesto. 

L'Avv. Ezio Bonanni con l'On. Luigi di Maio

Luigi Di Maio

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