Tumore ai polmoni: cura e tutela legale

Tumore ai polmoni cura e tutela legale. Il tumore del polmone è la neoplasia dei bronchi, bronchioli e alveoli. Il cancro al polmone o meglio conosciuto come k polmonare. Ci sono il carcinoma polmonare a piccole cellule carcinoma polmonare non a piccole cellule. Quest'ultimo si distingue in tre tipi istologici: carcinoma a cellule squamose; adenocarcinoma; carcinoma a grandi cellule. Inoltre, esistono poi altri tipi di tumore ai polmoni, come il carcinoide e il sarcoma dei tessuti molli, varianti molto meno diffuse.

L'ONA e l'Avv. Ezio Bonanni forniscono il servizio di assistenza medica e legale gratuita per le vittime del tumore ai polmoni

Tumore al polmone: consulenza gratuita

Tumore ai polmoni

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Assistenza gratuita per le vittime di tumore ai polmoni

Se sei un lavoratore esposto ad amianto e/o altri agenti cancerogeni causa di carcinoma del polmone contatta l'ONA per usufruire dell' assistenza legale gratuita e assistenza medica gratuita. Il cancro al polmone si previene evitando l'esposizione ad amianto e ad altri cancerogeni (prevenzione primaria) e mantenendo sotto controllo le proprie condizioni di salute con la sorveglianza sanitaria, utile per una diagnosi precoce e quindi terapie tempestive ed efficaci.

L'ONA ti fornisce l'assistenza medica e la tutela legale gratuita.

L'ONA ti permette di ottenere:

Tumore del polmone: diagnosi precoce

Tumore ai polmoni si guarisce: il controllo sanitario periodico (sorveglianza sanitaria) permette la diagnosi del tumore al polmone allo stadio iniziale e delle altre neoplasie polmonari.

Tumore polmonare guarigione: ciò assicura la possibilità di un interventi chirurgico che possa estirpare il cancro del polmone, e assicurare maggiori chance di guarigione, e in ogni caso maggior periodo di sopravvivenza (tumori ai polmoni sopravvivenza), a migliori condizioni di salute. Per una tumore polmonare guarigione è suggerita la TC spirale che permette di identificare la neoplasia polmonare molto piccola, al primo stadio (Early Lung Cancer Action Project: overall design and findings from baseline screening).

Tumore al polmone cure: in questo modo, è possibile sottoporre il paziente ad operazione chirurgica per rimuovere il cancro del polmone (tumore ai polmoni si guarisce al primo stadio  tumore al polmone curabile). Nel 96% dei casi, l'operazione chirurgica al primo stadio permette di rimuovere il cancro dei polmoni. In questo caso, nel 88% dei casi, vi è sopravvivenza ai 10 anni (studio confermato da Roberts et al.) - tumore polmone guarigione.

Coloro che sono a rischio, in seguito a esposizione al fumo di sigaretta e ad amianto (sinergia tra fumo di sigaretta e amianto) debbono sottoporsi a controlli sanitari annuali: lo studio di Pastorino ha dimostrato l’efficacia della TC spirale ripetuta annualmente e l’uso selettivo della tomografia a emissione di positroni (PET), al pari della TC spirale a basse dosi, nell’identificazione del cancro polmone nelle fasi iniziali (tumore polmone sintomi iniziali).

Assistenza medica gratuita per cancro polmonare

La sorveglianza sanitaria con controlli periodici è fondamentale in caso di esposizione ad asbesto (anche detto amianto). Il tumore del polmone e il tumore ai bronchi, al primo stadio (tumore al pomone curabile) può essere curato e guarito.

Anticipa i primi sintomi tumore ai polmoni (adenoma polmonare sintomi) con la sorveglianza sanitaria con l'assistenza medica ONA: è possibile prenotare una visita oncologica gratuita presso il Dott. Carmine Luigi Roma e il Dott. Paolo Astorre.


Cancro ai polmoni: quali sono i fattori di rischio

Sono cancerogeni del polmone il fumo attivo e dal fumo passivo e il radon, l'amianto, l'arsenico, il nickel, il catrame, il cromoI principali fattori di rischio del tumore al polmone / carcinoma del polmone comprendono:

Nel 2015 le statistiche già evidenziavano circa 17,5 milioni di nuovi casi diagnosticati di tumore del polmone, con 8,7 milioni di decessi. 

 

Mentre, l'alta incidenza del tumore del polmone è dovuta ad altri fattori di rischio. Tra questi vi sono naturalmente il fumo di sigaretta e di saldatura, l' esposizione ad amianto, a benzene, radiazioni ionizzanti e radiazioni non ionizzanti.

 

La pubblicazione Report del Global Burden of  Desease Cancer Collaboration, a cura di Jama Oncology, ha affermato con basi scientifiche che nonostante le diminuite abitudini tabagiche, i casi del tumore del polmone sono aumentati di almeno il 33%.

Fumo di sigaretta e amianto: sinergia del cancro al polmone

Chi è esposto ad amianto, ha maggior ragione deve evitare di esporsi a altri cancerogeni del polmone, in particolare al fumo di sigaretta, a radon etc... Sussiste effetto moltiplicativo del fumo di sigaretta con le fibre di asbesto.

Alcuni studi indicano come il fumo non induca il mesotelioma e ciò implica che il rischio sinergico di cancro al polmone derivi dai due cancerogeni che interagiscono nello stesso tessuto polmonare.

Entrambi i fattori infatti stimolano un’infiammazione cronica, che riveste un ruolo centrale nella tumorigenesi.

Il fumo di tabacco causa infiammazione attraverso un ampio spettro di irritanti chimici e di particolato e le fibre minerali sono agenti di infiammazione in quanto inducono l’attivazione del Nod-like receptor-family protein 3 (NLRP3), costituente l’inflammasoma nei macrofagi tissutali.

Il processo infiammatorio comporta inoltre stress ossidativo, più marcato nell’amianto azzurro (amosite, crocidolite e tremolite) che contiene ioni ferro generatori di specie reattive addizionali.

Il fumo esplica la sua azione cancerogena anche attraverso l’interazione diretta di alcuni suoi componenti con il DNA.

Gas Radon e cancro ai polmoni

Il radon nasce per trasmutazione nucleare da alcuni elementi pesanti come l’Uranio e il Torio presenti nelle rocce della costa terrestre. I suoi prodotti di decadimento possono essere dannosi per l’uomo perché si depositano negli ambienti chiusi sulle particelle di polvere e sulle finissime particelle, proprio come le fibre di amianto che in sospensione penetrano facilmente nei polmoni.

Questo gas è molto dannoso per il nostro organismo al punto da non esistere una concentrazione così bassa  da non provocare danni alla salute.

I prodotti di decadimento respirati si fissano sui tessuti polmonari e bronchiali, provocando un’esposizione alle radiazioni del tessuto circostante.

Il gas radon può danneggiare anche il patrimonio genetico delle cellule dei tessuti, dando inizio così ad un processo canceroso.

Arsenico: come favorisce il tumore ai polmoni

L'arsenico è un elemento ubiquitario nell'ambiente e che spesso lo si ritrova nell'acqua potabile. La sua presenza nell'acqua può essere legata sia a processi di cessione degli elementi da parte dei minerali sia ad attività umane.

Le fonti di inquinamento umano di arsenico sono molteplici: esso è molto impiegato nel settore industriale ed è anche abbondantemente usato nella produzione di pesticidi per l'agricoltura.

È proprio a causa di questi molteplici usi che spesso sono presenti alte concentrazioni di arsenico nelle falde acquifere, incrementandone significativamente il livello anche nell'acqua potabile.

L’arsenico inorganico, è quello nocivo, si assorbe rapidamente subito dopo l’ingestione all'apparato gastrointestinale e in seguito si distribuisce in quasi tutti gli organi, attraversando facilmente anche la barriera placentare.

Epidemiologia cancro polmonare

Il carcinoma ai polmoni o k polmonare è la prima causa di morte per cancro nei paesi industrializzati. In Italia, nel 2015, ci sono state 38.200 diagnosi di polmone tumore, aumentate a 40.000 nel 2016. 

Tumore ai polmoni età: lneoplasia polmonare colpisce maggiormente nella fascia di età tra i 70 ed i 74 anni, però non risparmia i giovani, specialmente se fumatori ed esposti anche ad asbesto (tumore ai polmoni età). L'indice di sopravvivenza ai 5 anni è limitato al 14,3% (tumore ai polmoni età). 

Quindi, il tumore del polmone, purtroppo, è quasi sempre letale. Per questi motivi, quindi, l'ONA raccomanda la prevenzione primaria. Inoltre, poiché il tumore del polmone è multifattoriale, occorre evitare, oltre all'esposizione ad asbesto, anche l'esposizione a tutti gli altri cancerogeni. 

In modo particolare, al fumo di sigaretta, carbon black, gas di scarico dei motori diesel, fumi di saldatura, pece di catrame e carbone, residui di berillio, nichel, cadmio, benzene e benzidina, arsenico, cromo, etc.). 

In più, si deve tener conto che questi cancerogeni hanno effetti di sinergia e di moltiplicazione. Ciò è confermato, tra l'altro, nella lettura scientifica: A review of human carcinogens—Part F: Chemical agents and related occupations.

I sintomi iniziali del tumore ai polmoni

I sintomi tumore polmoni (tumore polmoni primi sintomi) compaiono quando la neoplasia è già allo stato avanzato. Anche se, in alcuni casi ci sono delle avvisaglie (tumore polmoni primi sintomi). Infatti, per coloro che sono affetti da questa neoplasia, occorre tener presente se c'è uno stato di affaticamento, fiato corto ed affanno (dispnea), dolore al torace (tumore polmone primi sintomi del tumore al torace, tumore al petto).

In particolare, si deve tener conto se c'è dolore ai polmoni come dolore polmone destroastenia, perdita di peso inspiegabile, raucedine, stanchezza, disfagia, tosse e/o emottisi (tosse catarrosa con tracce di sangue).

Inoltre, in questi casi, il dolore al polmone aumenta in sede di respirazione ed inspirazione (tumore ai polmoni primi sintomi -sintomi cancro ai polmoni). In più, tra gli altri sintomi tumore polmone, vi sono la leggera incurvatura delle estremità delle dita, febbre, deglutizione difficoltosa

L'individuazione del adenoma polmonare sintomi è resa difficoltosa dal fatto che i sintomi tumore al polmone come il dolore ai polmoni o dolore polmone destro, possono essere comuni ad altre malattie polmonari (tumore polmoni sintomi iniziali tumore ai polmoni primi sintomi). Per questo motivo è fondamentale l'anamnesi lavorativa da parte del medico curante, che deve essere a conoscenza della pregressa esposizione professionale ad asbesto. 

Se non ci sono sintomi tumore ai polmoni (tumore polmoni sintomi iniziali) è comunque possibile effettuare controlli sanitari preventivi con una radiografia toracica o una TAC (tumore ai polmoni sintomi iniziali - tumore polmoni sintomi).

Tumore ai polmoni: sintomi iniziali e finali

Quando il carcinoma del polmone (carcinoma ai polmoni) è in uno stato avanzato (tumore al polmone sintomi finali), può diffondersi e formare metastasi (tumore polmoni sintomi) nel resto dell’organismo (tumori secondari), per esempio linfonodi ai polmoni, polmoni, ossa, cervello, fegato e ghiandole surrenali. Le metastasi (si manifestano dopo i tumore polmone primi sintomi) possono causare ulteriori problemi respiratori e/o aggravarli, dolori alle ossa, dolori addominali o mal di schiena, mal di testa, debolezza, convulsioni e/o difficoltà di parola (cancro ai polmoni sintomi).

Raramente l'adenocarcinoma polmonare comporta squilibri ormonali, con una diminuzione del sodio nel sangue o un aumento del calcio (sintomi cancro ai polmonisintomi del tumore al polmone).

Tumore ai polmoni sintomi stadio avanzato: dolore alle ossa; ittero; convulsioni; vertigini; torpore; apatia; linfonodi del collo e torace ingrossati; dolore al polmone e debolezza arti inferiori e superiori (sintomi cancro polmoni).

I tipi istologici di cancro ai polmoni

Se l'origine del tumore è ai polmoni, si parla di tumore primitivo, in tutti gli altri casi di tumore secondario. Il tumore primitivo può essere a cellule grandi tumorali e a piccole cellule tumorali. Entrambe queste tipologie hanno origine dal tessuto epiteliale che riveste le strutture polmonari.

Il tumore polmonare a piccole cellule (o microcitoma o tumore a chicco d'avena o tumore neuroendocrino polmonare) è caratterizzato da una elevata malignità, origina dalle cellule neuroendocrine dell'epitelio di rivestimento bronchiale. Il microcitoma polmonare a piccole cellule (o microcitoma polmonare metastatico) colpisce quasi esclusivamente le zone centrali del polmone, ovvero i bronchi (tumore centrale). 

Il carcinoma non a piccole cellule si distingue in carcinoma a cellule squamose, adenocarcinoma, e carcinoma a grandi cellule. L'adenocarcinoma polmonare è la forma più diffusa, maggiormente tra i non fumatori. Le neoplasie che non hanno origine dal tessuto epiteliale sono quelle sarcomatose o linfoma polmonare. Per approfondimenti: 

Diagnosi del tumore ai polmoni

Come si giunge alla diagnosi di carcinoma polmonare o carcinoma ai polmoni? Se sono evidenti i sintomi del tumore al polmone (tumore al polmone sintomi inizialitumore al polmone primi sintomi), è necessario rivolgersi al proprio medico. Il medico curante, dopo l'anamnesi lavorativa e l'esame sintomatologico per individuare i sintomi del tumore al polmone, può prescrivere i seguenti esami: 

  • radiografia toracica: la presenza di cancro al polmone è data da una massa bianco grigiastra (polmone bianco) in uno o più lobi;
  • TAC: il paziente beve una sostanza colorata leggermente radioattiva che permette di evidenziare le parti malate del polmone;
  • broncoscopia: prelievo di tessuto polmonare con un piccolo tubo inserito in bocca o nel naso sotto leggero sedativo
  • Esame dell'espettorato: analisi del muco per rilevare la presenza di cellule tumorali;
  • Ago biopsia: prelievo di liquido polmonare (liquido polmoni tumore) con un ago inserito nel torace e con l'ausilio di uno scanner;
  • Toracoscopia: prelievo in anestesia generale di materiale polmonare per verificare la presenza di liquido polmoni tumori;
  • Mediastinoscopia: inserimento di endoscopio alla base della gola, con prelievo del materiale dai linfonodi polmonari (linfonodi ai polmoni) e circostanti;
  • PET: esame utilizzato nei casi in cui non è possibile ricorrere agli esami sopracitati a causa della posizione del tumore;

L'approccio terapeutico per il tumore ai polmoni

Come tutte le forme tumorali, anche quella polmonare esiste una suddivisione per stadi in base alla gravità, dai quali dipende l'approccio terapeutico. Nella migliore delle ipotesi, quando il cancro è al primo o al secondo stadio, l'approccio consiste in un mix di chirurgia, chemioterapia  tumore polmone e radioterapia polmonare (tumore al polmone guarigione). 

Tumore al polmone: quando usare la chirurgia

Esistono diverse tecniche chirurgiche per intervenire sull'adenoma polmonare

  • Resezione a cuneo nel corso della quale viene asportato un piccolo pezzo di tumore, quando il tumore non è esteso;
  • lobectomia quando viene asportato un lobo oppure una parte di esso;
  • pneumonectomia quando il polmone è asportato in toto, perché il cancro si è esteso in tutta la superficie del polmone.

La maggior parte dei pazienti sottoposti a intervento chirurgico temono di non riuscire a respirare bene successivamente all'asportazione di un polmone, ma questo è più che altro un aspetto psicologico che si risolve col passare del tempo. Qualunque tipo di intervento è preceduto da tutta una serie di test, tra cui elettrocardiogramma (per monitorare la funzionalità cardiaca) e spirometria (per verificare la quantità di aria emessa ed immessa nei polmoni). 

Accertato che il paziente, malgrado il tumore maligno ai polmoni, è in buone condizioni fisiche per affrontare l'intervento chirurgico, si procede al trattamento. In caso di tumore al polmone maligno di piccole dimensioni è possibile praticare un intervento poco invasivo in paroscopia. Dopo l'operazione chirurgica, un buon esercizio fisico aiuterà per la riabilitazione dal tumore maligno al polmone.

Tumore al polmone: chemioterapia e radioterapia

  • Chemioterapia: si può ricorrere alla chemioterapia tumore polmone sia prima dell'intervento chirurgico, per ridurre la parte da resecare, sia in modo autonomo per ridurre la diffusione del cancro quando l'operazione non è possibile. Il numero di cicli dipende dallo stadio della malattia. I farmaci sono iniettati in vena oppure in un tubo collegato ad una vena del torace. Se si parla di chemioterapia tumore polmone bisogna tener conto anche degli effetti collaterali chemioterapia sono sensibilità della pelle; sanguinamento insolito; affanno e affaticamento; nausea; ulcere nella bocca; perdita di capelli che ricresceranno una volta cessata la cura; temperatura alta; malessere generale. Per approfondire: chemioterapia tumore al polmone

 

  • Radioterapia: sono utilizzate due tecniche ovvero la radioterapia polmonare a fasci esterni (quando l'energia è emessa al di fuori del corpo) e la radioterapia polmonare interna (quando viene inserito un tubo che interviene internamente al polmone). Gli effetti collaterali radioterapia comprendono affaticamento, difficoltà nel deglutire; arrossamento della parte; perdita di capelli. Per approfondimenti: radioterapia tumore al polmone

Altri trattamenti per il tumore al polmone

  • Erlotinib (Tarceva): È un farmaco utilizzato per la cura tumore polmone che impedisce alle cellule tumorali di riprodursi e moltiplicarsi.
  • Ablazione con radiofrequenza: È una tecnica utilizzata per la cura tumore al polmone nel caso di presenza di piccole cellule malate nei polmoni. Con l'aiuto di uno scanner, viene inserito nel tumore un ago attraversato da onde radio. Una possibile complicazione è la formazione di un pneumotorace che viene eliminata con un tubo inserito in un polmone.
  • Crioterapia tumore polmone: La crioterapia tumore al polmone è una delle terapie del cancro ai polmoni con sintomi di ostruzione endobronchiale (difficoltà respiratoria). Con la criosonda viene trattato il tumore polmonare per ridurne le dimensioni.
  • Terapia fotodinamica: Tale approccio terapeutico del tumore maligno ai polmoni è utilizzato quando il paziente non è in grado o non vuole sottoporsi a intervento chirurgico e/o quando il tumore al polmone maligno o cancro polmonare ostruisce le vie respiratorie. La terapia fotodinamica del cancro al polmone si compone di 2 parti: assunzione del farmaco porfimer, che foto-sensibilizza il corpo, e inserimento di broncoscopio fino al tumore per distruggere le cellule tumorali con il fascio laser. Gli effetti collaterali della terapia fotodinamica sono infiammazione delle vie aeree; accumulo di liquido polmoni tumore. La pelle sarà molto sensibile alla luce per cui sarebbe meglio evitare l'esposizione alla luce solare almeno fino a 60 giorni dopo il trattamento. 

Tumore del polmone malattia professionale

Il cancro ai polmoni è una patologia asbesto correlata dall'INAIL nella Lista I delle malattie professionali. Questa classificazione dei tumori polmonari li rende indennizzabili: le vittime hanno quindi diritto al riconoscimento e alla liquidazione della rendita INAIL e della prestazione aggiuntiva del Fondo Vittime Amianto, costituita da circa il 15% in più della rendita.

Le malattie professionali INAIL della Lista I sono assistite da presunzione legale di origine ed è quindi sufficiente la presenza della noxa patogena (agente cancerogeno) nell’ambiente lavorativo per avere diritto al riconoscimento e alla rendita INAIL malattia professionale (Cass., Sez. lav., n. 30438/2018). Per approfondire:

Il riconoscimento di malattia professionale INAIL permette di ottenere le maggiorazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto.

Per approfondire:

Benefici contributivi amianto per vittime tumore polmonare

Il cancro ai polmoni, essendo una malattia professionale asbesto correlata riconosciuta dall'INAIL nella Lista I, dà diritto al riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto (art. 13 comma 7 L. 257/92).

I benefici contributivi INPS consistono in un aumento dell'anzianità contributiva pari al 50% del periodo di esposizione ad asbesto, utile sia per anticipare la data di maturazione del diritto a pensione, sia per rivalutare la  prestazione pensionistica in godimento (aumento dell'entità dei ratei mensili). Per approfondire:

Pensione immediata per le vittime di tumore ai polmoni

L’articolo 1, comma 250, della Legge 232/2016, ha sancito il diritto all'immediato pensionamento per i lavoratori sprovvisti dei requisiti per il pensionamento al momento dell’insorgenza della malattia professionale amianto.

Il diritto è però limitato alle vittime di mesotelioma, tumore polmonare e asbestosi, senza limite di grado invalidante (decreto del 18/07/2017).

La procedura di pensionamento immediato (pensione invalidità amianto) può essere adottata solo se, nonostante l’accredito dei benefici amianto con il coefficiente 1,5, non si matura il diritto a pensione.

La circolare congiunta INPS e INAIL (n. 7 del 2018) ha dettato alcune regole. Inoltre, poiché il perimetro del diritto è stato ampliato per tutte le vittime di malattie asbesto correlate, l'INPS ha emanato la circolare n. 34 del 09.03.2020, con cui sono state dettate le nuove norme.

In sostanza, tutti coloro che hanno una malattia asbesto correlata, compreso i tumori ai polmoni, possono chiedere la pensione invalidità amianto, con la domanda del 31 marzo 2022. Qualora non si rispettasse questo termine, la domanda verrà esaminata l’anno successivo, a partire da aprile. 

Per approfondire:

Riconoscimento vittime del dovere per cancro polmonare

Il tumore del polmone,  adenoma polmonare è malattia professionale quando la sua origine è lavorativa, per la presenza di cancerogeni, tra i quali l'amianto, nell'ambiente lavorativo. 

Se il tumore al polmone è insorto nell'esercizio e a causa di lavorazioni rischiose, anche in concorso con esposizioni extraprofessionali, siamo di fronte ad una malattia professionale indennizzabile, prima di tutto dall'INAIL.

In questo caso, il lavoratore deve essere indennizzato, con una rendita, se il grado invalidante è pari o superiore al 16%, o con l'indennizzo del danno biologico nel caso di lesioni dal 6% al 15%. La prestazione è reversibile al coniuge e ai figli minorenni o studenti.

Nel caso del pubblico impiego non privatizzato, dall'amministrazione di appartenenza,  le vittime di tumore al polmone, hanno diritto all'erogazione del c.d. equo indennizzo, e con le prestazioni di vittima del dovere.

Coloro che hanno contratto l'infermità per motivi di servizio, nel pubblico impiego non privatizzato, ovvero nelle condizioni di cui all'art. 1, comma 563, L. 266/2005, ovvero nelle particolari condizioni ambientali  ed operative, eccedenti l'ordinarietà, di cui all'art. 1, del d.p.r.  243/2006, emanato ai sensi dell'art. 1, comma 564, L. 266/2005, hanno diritto al riconoscimento della qualità di vittima del dovere.

I dipendenti civili e militari delle Forze Armate e del Comparto Sicurezza, non assicurati INAIL, che a causa delle attività di servizio o missioni con esposizione ad amianto e altri cancerogeni per il polmone hanno contratto delle infermità, tra le quali il cancro del polmone, hanno diritto al riconoscimento della causa di servizio e della qualità di Vittima del Dovere.

Alle Vittime del Dovere spettano specifiche prestazioni assistenziali e previdenziali,  tra cui la speciale elargizione, assegno vitalizio, speciale assegno vitalizio, etc., con parificazione alle vittime del terrorismo (SS.UU. 7761).

Per approfondire:

Risarcimento dei danni tumore ai polmoni

I lavoratori vittime di tumore del polmone (anche tumore piccole cellule) per esposizione professionale ad asbesto, e i loro famigliari in caso di decesso, hanno diritto anche al risarcimento danni tumore polmone. In caso di decesso per tumore del polmone, sussiste il diritto al risarcimento danni, sia con riferimento ai pregiudizi sofferti dalla c.d. vittima primaria (lavoratore vittima tumore del polmone), che debbono essere liquidati ai congiunti (danni iure hereditario), sia al risarcimento dei danni sofferti direttamente dai famigliari (danni iure proprio).

La rendita INAIL non costituisce integrale risarcimento di tutti i danni che il lavoratore ha subito in caso di malattia professionale - neoplasia del polmone, con il diritto all'integrale risarcimento dei c.d. danni differenziali e complementari (Cass. Sez. Lav. 777/2015). Gli accertamenti INAIL costituiscono una prima prova per ottenere la condanna del datore di lavoro al risarcimento dei danni (Cass. Sez. Lav. 5174/2015; in ultimo Cass. Sez. Lav., n. 15165/2019, con la quale è stata confermata la sentenza della Corte d'Appello di Roma di condanna delle Ferrovie dello Stato al risarcimento dei danni per un lavoratore deceduto per patologia asbesto correlata). I familiari della vittima, anche in caso di decesso del loro congiunto, ed anche nel caso in cui questi fosse un fumatore, hanno diritto ad ottenere il risarcimento di tutti i danni, prima di tutto quelli subiti dal loro congiunto (risarcimento danni eredi defunto), e poi al risarcimento dei c.d. danni iure proprio, e cioè dei danni che i familiari della vittima hanno sofferto direttamente. Per approfondire:

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