Amianto, condanna per il Ministero della difesa

L’Avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale dei famigliari di Serru Antonello: “Assurdo dover ricorrere al giudice che un ostinato atteggiamento di chiusura costringa le vittime ad agire per il riconoscimento dei loro diritti, tanto più per le vittime dell’amianto in Marina Militare”. 

Amianto: strage in Marina, il Tribunale di Roma condanna il Ministero della Difesa ed equipara vittime a quelle del dovere, del terrorismo e della criminalità.

Quella pronunciata dal giudice del lavoro Ottavio Picozzi, è una sentenza storica per le vittime amianto e in particolare per le 'Vittime del dovere'.

Una sentenza che non è passata inosservata, la notizia è stata ripresa infatti dai telegiornali nazionali.

Un verdetto nei confronti del Ministero perché tutti i danni subiti dalla vedova e dall'orfana di Serru Antonello, siano indennizzati anche con il riconoscimento di vittima del dovere con equiparazione alle vittime del terrorismo.

Antonello Serru è morto a  55 anni per mesotelioma pleurico sinistro. Una patologia letale provocata dall'esposizione professionale ad amianto avvenuta nel periodo di servizio nella Marina Militare.


Il racconto dell'orfana e della vedova

“Mio padre ha respirato amianto all’interno dei locali della marina militare – racconta la figlia della vittima -. Le navi, i macchinari e le stesse cuccette dove dormiva, erano in amianto. Mio padre era esposto all’amianto ventiquattrore ore su ventiquattro. Non esiste risarcimento  – conclude con gli occhi pieni di lacrime – che possa restituirmi il suo amore. L’amore non si compra e non si vende. Il danno ormai è stato fatto e mio padre non c’è più”.

La sconfitta della Marina Militare non riporterà di certo in vita un padre affettuoso, un marito meritevole e un uomo dagli occhi gentili. Ma questa era una battaglia durata ben 17 anni che ha visto la vittoria grazie all'avvocato Ezio Bonanni.


Il commento del Presidente ONA

Entusiasta il  Presidente dell’Osservatorio nazionale Amianto e legale delle parti civili, Ezio Bonanni:

E’ una sentenza storica di un giudizio nel quale è stato accertato, come per altre migliaia di militari, che la vittima aveva svolto compiti operativi con esposizione a polveri e fibre di amianto in assenza totale di cautele, tra cui l’aspirazione delle polveri, o la dotazione di maschere protettive. Questa condanna arriva dopo l’inspiegabile assoluzione due giorni fa nel processo Marina bis “perché il fatto non sussiste”, di otto ammiragli della Marina Militare imputati a Padova in netto contrasto, tra l’altro, con gli ultimi arresti giurisprudenziali della Suprema Corte di Cassazione che nel primo filone del processo contro i vertici della Marina Militare (che vede al suo centro i medesimi imputati), con la sentenza emessa dalla III sezione nel novembre 2018 ha annullato la sentenza assolutoria emessa dalla Corte d’Appello di Venezia” con rinvio per nuovo giudizio. C’è da chiedersi perché, alla luce delle continue vittorie in sede civile, le vittime siano ancora costrette a far causa allo Stato perché vengano riconosciuti i loro diritti. Continuiamo ad assistere ad un ostinato atteggiamento di chiusura dei vertici della Marina Militare”.

L'avvocato Bonanni e la tutela delle 'Vittime del Dovere'

L'Avv. Ezio Bonanni ha dedicato e dedica tutte le sue energie per la tutela della salute e dell'ambiente. Lo studio legale offre una assistenza di alto livello innanzitutto per le vittime dell'amianto e di altri cancerogeni, e poi per i lavoratori e cittadini che sono rimasti esposti alla fibra killer. 

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet dello studio legale Bonanni.

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