Tutela legale cardiopatia amianto: salvaguardare il cuore

Tutela legale cardiopatia amianto. Il cuore è uno degli organi più importanti del corpo umano. La cardiopatia è la malattia di questo muscolo, che ha diverse origini, tra cui quelle lavorative. Stress lavorativi, pneumoconiosi, tra cui silicosi ed asbestosi causano patologie cardiache e cardiovascolari. L'ONA assiste, anche dal punto di vista legale quei lavoratori che per esposizione professionale asbesto (amianto) hanno contratto malattie cardiache associate ad asbestosi ed altre tecnopatie. L'associazione fornisce anche assistenza medica gratuita. 

Consulenza per danni cardiaci da amianto

L'Avv. Ezio Bonanni, Presidente ONA, ha istituito il servizio di assistenza legale gratuita per vittime amianto cuore (cardiopatia malattia professionale). Tutti quei lavoratori che per motivi professionali sono stati esposti a rischio cardiaco,  per stress lavorativo, inalazione polveri, tra cui silicio, serpentino ed anfiboli (amianti), e hanno ricevuto la diagnosi di complicazioni cardiache, possono rivolgersi all'ONA ed ottenere l'assistenza medica gratuita ed assistenza legale gratuita.

Tutela legale cardiopatia amianto: salvaguardare il cuore

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Art. 145 T.U.: indennizzo INAIL danni cardiaci

L’art. 4 della Legge n. 780 del 27/12/1975 ha modificato l’art. 145 del dpr 1124/65,ed ha stabilito che le prestazioni assicurative INAIL sono dovute in tutti i casi di silicosi o di asbestosi associate ad altre forme morbose dell'apparato "respiratorio e cardiocircolatorio". 

In questo caso, il danno deve essere valutato in modo globale. La previsione, relativa all'indennizzo delle affezioni dell'apparato respiratorio e cardiovascolare, che sono considerate anche concause sopravvenute,  costituisce un ampliamento notevole "della tutela precedentemente limitata alla sola associazione della silicosi ed asbestosi con la turbecolosi polmonare" (circolare INAIL n. 72 del 23 ottobre 1976).  

L'art. 145 T.U. stabilisce l'indennizzo delle altre patologie “associate” a quelle asbesto-correlate, in particolare dell'asbestosi cui conseguono sempre dei danni cardiaci (senza  limitazione ai soli casi di TBC polmonare in fase attiva).

La L. 780/75 all’art. 4 riprende il concetto di “associazione” come complemento di unione, ben espresso con questo termine, che significa non solo coesistenza, bensì interazione anatomo-funzionale o eziopatogenetica.

Con il riconoscimento dell'asbestosi e/o di altra patologia asbesto correlata, il lavoratore ha diritto a ottenere l'indennizzo anche del danno da cardiopatia e/o per le malattie cardiovascolari causate dall'esposizione asbesto, eventualmente diagnosticato.

L’Avv. Ezio Bonanni: consulenza danni cardiaci amianto

L’Avv. Ezio Bonanni non è un medico. Tuttavia ha avuto modo di assistere molti lavoratori malati di asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici e ancora mesotelioma, cancro al polmone e altre patologie asbesto correlate.

Questi lavoratori, vittime asbesto, in molti casi hanno visto l'associazione di malattie cardiache, cuore polmonare, e complicanze cardiocircolatorie, associate alla malattia amianto. I medici volontari ONA hanno ottenuto significativi risultati nella terapia e cura delle malattie cardiache, e il loro riconoscimento ed indennizzo INAIL.

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Avv. Ezio Bonanni: intervista danni cardiocircolatori

Quali sono i danni che l’amianto / asbesto provoca al cuore e al sistema cardiocircolatorio?

Le polveri e fibre di amianto, per la loro capacità fibrogena e cancerogena, causano perenne infiammazione dei polmoni e delle strutture attigue e pregiudicano lo scambio di ossigeno e anidride carbonica negli alveoli polmonari.

Il muscolo cardiaco (cuore), a maggior ragione in caso di asbestosi, placche pleuriche ed ispessimenti pleurici, oppure di mesotelioma della pleura, del pericardio e di cancro polmonare, è affaticato.  Quindi ciò ne determina fenomeni dilatativi, c.d. cuore polmonare, cardiopatia. Questa cardiopatia ha origine, quindi, dalla esposizione ad amianto, e perciò stesso deve essere riconosciuta di origine professionale.

Quindi deve essere indennizzata dall'INAIL e risarcita dal datore di lavoro (azioni nei confronti del datore di lavoro e/o di coloro che sono responsabili dell'esposizione).

Quali sono gli strumenti di tutela messi in campo dall’Osservatorio Nazionale Amianto?

Purtroppo i rischi cardiaci, cardiocircolatori e cardiovascolari, anche per ictus cerebrale, sono pressoché misconosciuto nonostante le numerose pubblicazioni scientifiche, nazionali e internazionali, e la specifica formulazione dell’art. 145 dpr 1124/65 come riformulato per effetto dell’art. 4 L. 780/1975.

Per tale ragione, tutti i lavoratori che sono stati esposti ad amianto vanno sottoposti a una sorveglianza sanitaria che tenga conto anche di tali effetti delle fibre di amianto, ed eventuali danni cardiaci, cardiocircolatori e cardiovascolari debbono essere oggetto prima di tutto di indennizzo INAIL e poi di risarcimento dei danni.

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