Il Governo nega di intervenire su annosi problemi in danno dei lavoratori esposti ad amianto: NO all'emendamento per evitare la prescrizione decennale e per rimuovere la norma sulla decadenza per tutti i lavoratori che non hanno presentato la domanda all'INAIL entro il 15 giugno 2005.
Infatti, per i lavoratori esposti ad amianto, c'è una distinzione; per alcuni c'è la decadenze, per altri no, come spiegato nell'apposita sezione di questo sito dedicata ai "Benefici Contributivi" per esposizione ad amianto .
La finanziaria 2018 è stata approvata alla Camera in seconda lettura con 270 voti a favore, 172 contrari e 5 astenuti.
Ci sono le seguenti novità:
· Pensioni:
o esenzione dall’innalzamento dell’età pensionabile per 15 categorie di addetti a lavori usuranti,
o reso strutturale il pagamento del 1° giorno del mese degli assegni pensionistici,
o estensione dell’Ape social alle 15 categorie di lavoratori usuranti;
o sconto contributivo per le donne lavoratrici di 12 anno per ogni figlio (fino a un massimo di 2 anni) per accedere all’Ape social,
o accesso all’Ape social anche in caso di scadenza di un contratto a tempo determinato,
o RITA semplificata e resa stabile.
· Lavoro:
o sgravi contributivi del 50% per i primi 3 anni per assunzione di giovani fino a 29 anni(per il 2018 fino ai 35 anni),
o Bonus 80 euro: ampliata la platea dei beneficiari,
o obbligo per i datori di lavoro di pagare lo stipendio solo con strumenti tracciabili,
o detrazione al 19%, fino a 250 euro per gli abbonamenti a bus, treno e metro,
· Pubblica amministrazione e Scuola:
o Rinnovo dei contratti dei lavoratori del pubblico impiego che garantiranno un aumento di 85 euro in busta paga, compresi gli insegnanti.
o stanziati 50 milioni nel 2018 e altri 150 milioni l’anno dal 2019 per la stabilizzazione di 18mila insegnanti precari,
· Fisco:
o stop per il 2018 all’aumento di IVA, accise, addizionali regionali e provinciali
o modificato il calendario fiscale: 23 luglio per la dichiarazione precompilata, 30 settembre per lo Spesometro, 31 ottobre per modello 770, modello Unico e le dichiarazioni Irap,
o web tax al 3%dal 2019,
o proroga di 1 anno per gli studi di settore,
· Bonus Famiglie:
o bonus bebè di 80 euro al mese, per un anno, ai nati nel 2018,
o sale a 4 mila euro la soglia di reddito annuo che consente ai figli di restare a carico dei genitori,
o aumento della platea destinataria e dei fondi a disposizione per il Reddito di Inclusione,
o fondo di 60 milioni in 3 anni per i caregiver familiari,
· TV:
o Confermato l’importo a 90 euro del Canone Rai per il 2018,
o Bonus per l’acquisto di un apparecchio televisivo in vista del nuovo Digitale terrestre,
· Imprese e Professionisti:
o rinviata al 2020 l’attuazione della direttiva Bolkenstein,
o proroga di un anno per la riforma del servizio Taxi e Ncc,
o Semplificazioni fiscali per i Professionisti: dichiarazione precompilata IVA, bozza dell’F24 e addio ai Registro dei Corrispettivi (dal 2019 fatturazione elettronica tra privati),
o Agevolazioni per le imprese: super ammortamento (aliquota al 130%) e iper ammortamento (aliquota al 250%) e credito di imposta al 50% per la formazione dei dipendenti, proroga di 12 mesi per la CIG per le aziende con più di 100 addetti.
o Equo compenso: confermato e rafforzato per tutte le professioni ordinistiche e non, fatta eccezione per gli agenti di riscossione,
· Bonus Casa:
o confermato il Bonus Casa in materia di immobili, con detrazioni del 50% per le ristrutturazioni e del 65% per interventi di risparmio energetico,
o confermato il Bonus Mobili: detrazione pari al 50% del costo di arredi e di grandi elettrodomestici, acquistati per la ristrutturazione dell’abitazione principale,
o Bonus Verde: detrazione del 36% per una spesa al massimo di 5mila euro per rifacimento giardini e terrazzi,
· Altri misure:
o Fondo banche: sale a 100 milioni di euro il fondo per le vittime dei reati finanziari,
o Norme Coop: soppresso l’emendamento che modificava il regime tributario delle società cooperative,
o Bollette a 28 giorni: Abolite le tariffe a 28 giorni per bollette di pay tv e cellulari, le compagnie avranno tempo fino al 4 aprile per mettersi in regola e riportare a 30 giorni la durata dei canoni mensili.
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