Assistenza Legale amianto

Assistenza legale amianto. L’Osservatorio Nazionale Amianto offre assistenza legale gratuita per lavoratori, grazie all'Avv. Ezio Bonanni, presidente ONA, per la tutela dei diritti delle vittime e dei loro famigliari, per ottenere l'indennizzo INAIL, il prepensionamento e il risarcimento dei danni. 

Tutela legale gratuita per tutte le vittime amianto

Assistenza Legale amianto

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Avv Ezio Bonanni Legale Vittime Amianto ONA

L'Avvocato Ezio Bonanni, con la sua più che ventennale esperienza nella difesa delle vittime dell'amianto, offre assistenza legale online con il tuo staff di avvocati online gratis per la tutela delle vittime. 

Assistenza legale e tutela diritti

L'asbesto provoca danni biologi, morali, esistenziali e dopo le ultime sentenze, anche psicologici. Tutti i danni vanno risarciti, anche quelli subiti dai famigliari della vittima, anche in assenza di patologia. Le rendite INAIL, le prestazioni del Fondo Vittime Amianto e di Vittima del Dovere, i benefici contributivi e il prepensionamento costituiscono indennizzi e non risarcimenti. Per approfondire:

 

L'INAIL è l'ente preposto all'indennizzo delle malattie da amianto (divise in 3 liste malattie professionali). In caso di decesso, la rendita INAIL reversibile è liquidata al coniuge e agli orfani. L'ONA offre tutela legale gratuita per ottenere il certificato di esposizione ad amianto, utile per il riconoscimento INAIL. Per approfondire:

 

lavoratori sprovvisti dei requisiti per il pensionamento al momento dell’insorgenza di mesotelioma, cancro polmonare o asbestosi di origine professionale hanno diritto all'immediato prepensionamento (pensione invalidità amianto), in assenza di limite di grado invalidante. Il prossimo termine per le domande è il 31 marzo 2022. Qualsiasi domanda inviata oltre il termine sarà esaminata direttamente l'anno successivo, ad aprile. 

Per approfondire:

Per il prepensionamento e la maggiorazione della persona dei dipendenti esposti ad amianto è arrivata nel gennaio 2023 una sentenza della Corte di Cassazione (n. 2243/2023), che ritiene inapplicabile il termine delle domande fissato al giugno del 2005. Non si può ledere, dice la Cassaziome, un diritto già acquisito. Si riaprono così i termini per i benefici contrbutivi amianto e l'Ona si impegna a fornire tutta l'assistenza gratuita necessaria per le nuove domande all'Inps.

Bonifica e smaltimento amianto

Solo evitando l'esposizione ad asbesto previene l'insorgenza di tumori e malattie e permette la tutela della salute (prevenzione primaria). L'ONA ha istituito il Dipartimento Bonifica e Decontaminazione e la Guardia Nazionale per bonificare e segnalare i siti contaminati.

Riconoscimento di Vittima del Dovere

Coloro che sono vittime per servizio, per le attività di cui all'art. 1, co. 563, legge 266 del 2005, possono chiedere assistenza legale online gratuita per il riconoscimento di Vittima del Dovere e il risarcimento danni. Per approfondire: 

Benefici contributivi per esposizione amianto

I lavoratori esposti professionalmente ad asbesto per almeno 10 anni e le vittime amianto hanno diritto ai benefici previdenziali hanno diritto al prepensionamento ed alla rivalutazione della prestazione. Per approfondire:

Le patologie asbesto correlate indennizzate da INAIL

In Italia le malattie amianto e i tumori amianto debbono essere indennizzati. L’l’INAIL è l’ente responsabile degli indennizzi amianto malattie. Le malattie amianto sono divise in 3 liste malattie professionali INAIL.

Lista I

Nella lista malattie professionali I, sono riconosciute le malattie asbesto per “elevata probabilità“:

Queste malattie causate dall'amianto si presumono di origine professionale e quindi l’INAIL liquida l’indennizzo danno biologico ed eroga la rendita. È sufficiente la prova della presenza dell‘asbesto amianto nell'ambiente lavorativo per avere la presunzione legale di origine e ottenere il riconoscimento delle prestazioni previdenziali, senza dover superare alcune valore limite amianto (Cass., Sez. Lav., n. 23653/16).

Lista II e Lista III

La LISTA II riporta anche le malattie procurate dall’asbesto, che molto probabilmente non derivano da un'esposizione lavorativa:

Per quanto riguarda le malattie professionali amianto della Lista II, chi ne è affetto deve provare il nesso causale per poter usufruire delle prestazioni (rendita e/o indennizzo INAIL, se il grado di invalidità riconosciuto è inferiore al 16%). La lista III comprende solo il tumore all’esofago, che a differenza delle altre malattie, prevede anche un'origine lavorativa. 

Prevenzione dei danni alla salute

Tra le finalità proprie dell'Osservatorio Nazionale Amianto vi è la tutela dell'essere umano a 360°, che impone il perseguimento della prevenzione primaria, consistente nell' evitare qualunque fattore nocivo e cancerogeno, e la salubrità dell'acqua, dell'aria e della terra (anche con riferimento ai prodotti alimentari).

Il 95% dei tumori è provocato dalle esposizioni ambientali e lavorative ad agenti tossico-nocivi e cancerogeni.

L'unica tutela effettiva ed efficace per la salute umana, cosiddetta "prevenzione primaria" è evitare qualunque esposizione e soprattutto bonificare i siti contaminati.

Per questi motivi l'Osservatorio Nazionale Amianto e l'Avv. Ezio Bonanni affermano la necessità di tutela della salute con la bonifica e  la messa in sicurezza dei luoghi di vita e lavoro con lo smaltimento / rimozione dell'amianto / Eternit, e degli altri cancerogeni.

Solo così si tutela la salute dalle esposizioni agli agenti cancerogeni, che sono comunque dannose.

L'Avv. Ezio Bonanni è autore, con il Prof. Giancarlo Ugazio, della pubblicazione "Patologie ambientali e lavorative - MCS - Amianto & Giustizia" (Minerva Medica, Torino 2011, e nella apposita sezione di questo sito "Patologie ambientali" è pubblicato il trattato "Ambiente, passato, presente e futuro" di cui è autore il Prof. Giancarlo Ugazio. 

L'Osservatorio Nazionale Amianto e l'Avv. Ezio Bonanni sostengono che soltanto il rischio zero possa tutelare effettivamente la salute umana secondo l'equazione ambiente pulito : salute = ambiente contaminato: malattia.

La sola esposizione ad amianto e ad altri cancerogeni e tossico nocivi dà comunque diritto al risarcimento dei danni (in materia di risarcimento dei danni da sola esposizione ad amianto si ricorda Cass., Sentenza 13 ottobre 2017, n. 24217, e in caso di malattia professionale le vittime hanno diritto alla costituzione della rendita, e per coloro che sono dipendenti dell'amministrazione pubblica anche il riconoscimento di vittime del dovere).

>> Per approfondimenti vai alla sezione Patologie Ambientali

Risarcimento danni amianto ed esposizione cancerogeni

Una delle principali funzioni dell'ONA, è quella di garantire un servizio di assistenza efficente a tutela delle vittime dell'esposizione all'amianto.

Per beneficiare del risarcimento di tutti i danni, patrimoniali e non ( intendendo quelli : biologici, morali ed esistenziali), è necessario procedere con l'accertamento medico legale per il riconoscimento della rendita INAIL, o della qualità di vittima del dovere. Tale status prevede il risarcimento dei danni complementari, differenziali e/o l'integrale risarcimento dei danni al netto delle prestazioni previdenziali già ricevute.

La tutela viene estesa anche i familiari delle vittime, in particolare il coniuge e i figli della vittima, anche per lesione del vincolo parentale.

La Corte di Cassazione, III Sez. Civile, con la Sentenza 19.02.2013, n. 4033, ha puntualizzato che “il danno biologico (cioè la lesione della salute), quello morale (cioè la sofferenza interiore) e quello dinamico-relazionale (altrimenti definibile esistenziale, e consistente nel peggioramento delle condizioni di vita quotidiane, risarcibile nel caso in cui l'illecito abbia violato diritti fondamentali della persona) costituiscono pregiudizi non patrimoniali ontologicamente diversi e tutti risarcibili”.

La Cassazione SS.UU. sentenza 15350 del 22 luglio 2015, ribadisce il principio di diritto della risarcibilità di tutti i danni sofferti anche dai famigliari, sia per le  “perdite di natura patrimoniale o non patrimoniale che dalla morte possono derivare ai congiunti della vittima, in quanto tali e non in quanto eredi ” (sulla base delle norme di cui agli artt. 29, 30 e 31 Cost. - Sentenze n. 8827 ed 8828 del 2003 , ribadito da SS.UU., Sentenza 6572/2006 e SS.UU. Sentenza 26972/2008).

Per approfondire: E. Bonanni e G. Ugazio, “Patologie Ambientali e Lavorative”, Ed. Minerva Medica, Torino, 2011).  

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